Tutti i cittadini potranno richiedere un rimborso spese fino a mille euro per le attività di efficientamento idrico, come la sostituzione di vecchi sanitari con nuovi impianti che consentono di risparmiare acqua, effettuate nel 2021.
Qualche mese fa vi avevamo parlato di un bonus risparmio idrico, o bonus rubinetti, come lo chiamano alcuni: stiamo parlando di un contributo fino a mille euro stanziato dallo Stato alle persone fisiche per degli interventi come la sostituzione dei sanitari in ceramica, o di apparecchi come rubinetti, soffioni, impianti a flusso d’acqua limitato. L’obiettivo dell’agevolazione è favorire il risparmio di risorse idriche, stimolando le persone a sostituire vecchi impianti con sistemi più nuovi ed efficienti. La novità è che da gennaio sarà finalmente possibile fare richiesta per ottenerlo: scopriamo come.
Come richiederlo
Sulle Faq pubblicate dal ministero della Transizione ecologica, viene specificato che il bonus si rivolge a tutte le persone fisiche che hanno sostenuto spese del genere tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2021: si tratta quindi di un rimborso spese. Per richiedere il bonus, bisogna registrarsi sulla Piattaforma bonus idrico, accessibile dal sito del ministero della Transizione ecologica. Sono necessari quindi lo Spid, oltre ai documenti che attestino gli acquisti e i lavori fatti (serve una dichiarazione del venditore con le specifiche tecniche dei prodotti, ottenibile con un modello disponibile sul sito del ministero).
Gli interventi ammessi
Gli interventi consentiti, stando sempre alle Faq, sono i seguenti:
- La fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- La fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
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