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Dal 30 giugno multe più salate per chi nega i pagamenti elettronici al Pos – Immobiliare.it

Il Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza)
sarà il Piano Marshall del nuovo millennio. Una vera iniezione di ottimismo
nella nostra economia, che ci dovrebbe accompagnare verso la ripresa e verso il
cambiamento verde dell’Italia e dell’Europa.

Multe per chi non accetta pagamenti al Pos

Bruxelles ha versato a Roma la prima rata
da 21 miliardi a Roma. Nel 2022 l’Unione Europea staccherà assegni per un
totale di 42 miliardi, a patto che il nostro Paese rispetti 102 promesse. Tra i
45 obiettivi per la sburocratizzazione tracciati dal governo centrale, vi è
quello dei pagamenti elettronici per garantire maggiore trasparenza e
tracciabilità in tutte le transazioni economiche. Un’azione concreta tesa al contrasto
dell’evasione fiscale.

Dal 30 giugno, infatti, raddoppierà la multa per gli esercenti che non accettano i pagamenti elettronici con il Pos. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri a guida Mario Draghi attraverso l’ultimo decreto del governo. Il Sole 24 Ore comunica che la sanzione sarà di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Un esempio: per un pagamento negato con carta elettronica da 25 euro, l’esercente dovrà pagare una multa di 31 euro.

Oltre a tutto questo, sono previsti anche l’abolizione degli esoneri per la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica delle fatture, la conoscenza di almeno una lingua straniera per superare i concorsi pubblici.

Più controlli sui lavori di edilizia e di efficientamento energetico

È previsto inoltre il potenziamento del
sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico per i lavori di
edilizia (e non solo) tramite le misure di Ecobonus e Sismabonus fino al 110%.
I lavori privati in casa e pubblici devono essere effettuati a regola d’arte e
nel rispetto dei nuovi parametri stabiliti dall’Unione Europea.

Lotta al lavoro sommerso

Una delle piaghe che ostacola la crescita
economica e sociale del Belpaese è certamente il lavoro sommerso (oltre alla
corruzione e all’evasione fiscale) per contrastare la quale l’esecutivo di
governo metterà in rete un portale unico sul lavoro nero. Un portale unico
nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale
nazionale del sommerso, con l’obiettivo di incrementare i controlli e garantire
sicurezza nelle attività di monitoraggio e segnalazione.

Nella bozza del provvedimento adottato con
decreto sono previste altre azioni. Con Newco si intensificherà l’attività di
digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. A luglio entrerà in vigore il
codice crisi d’impresa. Negli appalti pubblici riceveranno più punti le aziende
concorrenti che rispettano la parità di genere.

Qui tutte le info e i documenti ufficiali sul Pnrr.

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