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Dal formato mignon al Suv, ecco perché lo sport utility by Smart è cosa buona e giusta – FOTO – Il Fatto Quotidiano


Dalle city-car ultracompatte a un Suv da circa 4,2 metri di lunghezza il passo non è breve ma senz’altro necessario: si riassume così la parabola del marchio Smart, che si prepara a scrollarsi di dosso l’impostazione da brand “cittadino” tout court per sposare formule più gradite al mercato. Lo stesso che aveva voltato le spalle ai modelli ForTwo e ForFour quando questi ultimi sono passati all’alimentazione 100% elettrica; un cambio di rotta avvenuto a fine 2019 e con pesanti conseguenze sui numeri di vendita.

Basti pensare che a gennaio 2020, primo mese in cui Smart ha consegnato solo vetture elettriche, le immatricolazioni rispetto a gennaio 2019 sono crollate dell’83% in Italia e del 96% in Germania. Mentre nel periodo gennaio-maggio 2021 (nonostante le elettriche godano di ecobonus fino a 10 mila euro) le immatricolazioni italiane di Smart sono calate del 71% rispetto al corrispondente periodo 2019, passando da oltre 11 mila pezzi a poco più di 3.200.

Tuttavia, gruppo Daimler – il cui maggiore azionista è il colosso cinese Geely, già proprietario di Volvo e Lotus nonché detentore del 50% della Smart – è intenzionato a rilanciare Smart pensionando, perlomeno parzialmente, la sua attuale connotazione fortemente urbana: e quale miglior veicolo di un Suv per far lievitare il business? Il costruttore ha quindi diffuso i primi bozzetti di stile ufficiali del suo crossover a batteria, che debutterà nei prossimi mesi. Si posizionerà al di sotto delle elettriche Mercedes ma senza rinunciare a un piglio glamour, strizzando l’occhio a una clientela inedita (e più danarosa). A fare da base tecnica al modello sarà la piattaforma cinese elettrica SEA (acronimo di Sustainable Experience Architecture), utilizzata già da Lynk&Co e, presto, dalla Volvo.

Il design, da quel che si vede dai disegni, ha poco a che vedere con l’attuale linguaggio stilistico della marca. Ma per avere conferme definite in tal senso bisognerà aspettare il Salone di Monaco, in programma per settembre prossimo. Mentre l’edizione di serie dovrebbe arrivare nel corso del 2022, forte di colori sgargianti, contrasti cromatici accentuati, passaruota muscolosi, protezioni in plastica per i paraurti, cerchi e gomme di grandi dimensioni. Tutto ciò che piace al “suvista” medio contemporaneo.

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