Durante l’iter di conversione del D.L. n. 11/2023, che ieri ha ottenuto l’ok definitivo al Senato, il “blocco” della cessione dei crediti e dello sconto in fattura è stato parzialmente mitigato. È stata allentata la “stretta” e il legislatore si è reso ben conto che le limitazioni introdotte avrebbero in alcuni casi finito con il penalizzare imprese i cui lavori erano avanzati considerevolmente. L’intervento interessa in special modo il c.d. sismabonus acquisti, l’acquisto di immobili ristrutturati, che attribuiscono il diritto alla detrazione nella misura del 50 per cento o l’acquisto di box auto pertinenziali, anch’essi in grado di consentire il beneficio della detrazione nella analoga misura del 50 per cento.
Nella versione originaria del decreto la possibilità di continuare a cedere i crediti derivanti dal Sisma bonus acquisti (85 e 75 per cento) era collegata alla sottoscrizione e registrazione dei contratti preliminari entro il 16 febbraio scorso, cioè
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