

Sono ormai trascorsi quasi 8 anni dalla pubblicazione del D.Lgs.
n. 222/2016 (Decreto SCIA) che, tra le altre cose, ha introdotto il
comma 1-bis all’art. 20 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico
Edilizia), mediante il quale era stato previsto “entro 90 giorni”
(che si sono dilatati oltremodo) un decreto del Ministro della
salute che avrebbe definito i requisiti igienico-sanitari di
carattere prestazionale degli edifici.
Il 23 marzo 2023, con una nota del Ministero della Salute, è
stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni lo schema di
regolamento recante “Definizione dei requisiti
igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici”
unitamente all’Analisi tecnico normativa e all’Analisi di Impatto
della Regolamentazione, al fine di sancire l’intesa prevista dal
citato art. 20, comma 1-bis del Testo Unico Edilizia. Da quel
momento del testo si è persa ogni traccia.
Decreto Salva Casa: la conversione in legge
Non stupisce, dunque, che tra gli emendamenti che saranno
presentati alla Camera nel processo di conversione del Decreto
Legge
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