Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Sostegni bis, chiamato dal premier Mario Draghi decreto Imprese, lavoro, sanità, giovani. Lo stesso presidente del Consiglio, in conferenza stampa, ha anticipato alcune delle misure di questo documento che “guarda al futuro” e “non lascia indietro nessuno”. Per il nuovo giro di ristori da parte dello Stato sono previsti fondi per circa 40 miliardi di euro.
Di questi 17 sono destinati alle imprese e ai liberi professionisti, con la copertura di 370 mila partite iva in più rispetto al passato, 9 agli aiuti sul credito per le aziende, 4 ai lavoratori e alle fasce della popolazione in difficoltà. A queste cifre vanno inoltre aggiunti i 23 miliardi di euro previsti dalla legge di bilancio.
Il decreto Sostegni bis, secondo quanto indicato da Mario Draghi, potrebbe essere l’ultimo dei provvedimenti di questo tipo nel corso dell’anno. “Il miglior sostegno è la riapertura“, ha sottolineato il premier.
Decreto Sostegni bis: bonus auto in Parlamento?
Le ultime modifiche al documento, che conta circa 100 punti, potrebbero riguardare il settore dell’auto, con nuovi incentivi. Tuttavia potrebbero non essere inserite subito nel testo, ma solo dopo l’intervento delle Camere.
Spetterà al Parlamento, infatti, l’ultima parola sui provvedimenti contenuti nel decreto, con circa 800 mila euro da dedicare a eventuali aggiunte al testo.
Tra le filiere più colpite dalla pandemia di Covid c’è anche quella dell’auto. A Palazzo Chigi si è discusso dell’inserimento di un finanziamento per nuovi incentivi per la rottamazione dei veicoli e l’acquisto di altri meno inquinanti.
Non sarebbe previsto un altro bonus per le auto elettriche. Il Governo avrebbe pensato invece a sostenere le spese per le macchine con motori a benzina o diesel di ultima generazione.
Bonus auto rinnovato per il 2021: cosa prevede
Gli investimenti per il bonus auto del decreto Sostegni bis andrebbero dunque ad aggiungersi ai 76 milioni di euro stanziati lo scorso 23 aprile per l’acquisto di veicoli a emissioni basse di categoria L, motocicli e piccole vetture, e M1, ovvero le automobili e il trasporto persone fino a 8 posti.
I nuovi ecoincentivi fanno parte in realtà di una manovra del Ministero dello Sviluppo economico che prevede la riprogrammazione delle risorse inizialmente destinate all’anno 2020 attraverso il decreto Rilancio e il decreto Agosto per il fondo Ecobonus.
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