In caso abusi edilizi per i quali sia stato
emesso un ordine di demolizione, non è possibile
ridurre il manufatto nei limiti consentiti dalla legge per
renderlo sanabile.
Questo perché ammettere lavori che modifichino l’opera
abusiva per rendere conforme – oltre la scadenza del termine finale
stabilito dalla legge per la condonabilità – ciò che
certamente non lo sarebbe stato, costituisce indebito
aggiramento della disciplina legale, spostando
arbitrariamente in avanti nel tempo la scadenza
consentita, addirittura legittimando ulteriori
interventi abusivi.
Demolizione abusi e condono edilizio: la Cassazione dice no
alla sanatoria condizionata
È un nuovo no alla sanatoria condizionata,
quello dettato dalla Corte di Cassazione nella
sentenza
del 5 marzo 2024, n. 9331, con la quale ha rigettato
il ricorso presentato contro l’annullamento di un titolo in
sanatoria e dell’ordine di demolizione di una struttura
ricettiva, non rispondente alle condizioni previste dalla legge n.
724/1994 (c.d. Secondo Condono Edilizio).
Secondo il ricorrente, l’annullamento del permesso di costruire
in sanatoria non sarebbe stato legittimo perché
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