Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus MobiliDesign, domotica, arredi salvaspazio: la nuova anima della casa post Covid – la Repubblica – NEWS110

Design, domotica, arredi salvaspazio: la nuova anima della casa post Covid – la Repubblica – NEWS110

I mobili, e l’arredamento più in generale, sono stati vissuti come una “coccola” che ha permesso di superare meglio i momenti più duri della pandemia e di rendere più confortevole la permanenza forzata in casa. Nonostante la crisi innescata dall’emergenza sanitaria, il settore ha così saputo recuperare velocemente e, con la ripresa economica in corso, promette di restare protagonista anche nei prossimi mesi.

Lo scenario

Dalle rilevazioni del centro studi di FederlegnoArredo, nel primo semestre del 2021 le vendite del sistema arredamento hanno visto un aumento del 56,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un recupero in particolare sul mercato italiano (+65%). Il confronto è positivo anche se paragonato ai dati del 2019, con le vendite totali in crescita del 15,4%. Dando uno sguardo all’export, nei primi cinque mesi del 2021 le vendite hanno registrato un deciso incremento (+52,2%, a quota 3,1 miliardi di euro) rispetto all’analogo periodo del 2020. Il dato rimane positivo anche se raffrontato con il 2019, con un incremento del 10,1%. Francia, Stati Uniti e Germania rappresentano i primi tre mercati di sbocco. A livello di sotto-settori sono cresciute in particolare le esportazioni di area living. Così come ha visto un vero e proprio balzo il comparto delle camere da letto. Una conferma del trend positivo in atto arriva anche dall’Istat secondo cui lo scorso dicembre si è verificata una crescita tendenziale per quasi tutti i gruppi di prodotti non alimentari. Con gli aumenti maggiori che hanno riguardato in particolare mobili, articoli tessili e arredamento (+26,1% rispetto a dicembre 2020).

Le previsioni per il 2022

Cosa attende il settore nei prossimi mesi? Offre una panoramica sulle evoluzioni future il Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile – edizione 2021 elaborato da Csil (Centro Studi Industria Leggera) secondo cui lo scorso anno il comparto ha beneficiato della ripresa economica e delle misure di politica fiscale messe in atto in Italia a sostegno di consumi e investimenti. Nell’anno in corso la produzione di mobili dovrebbe proseguire su questo sentiero di crescita, anche se su livelli più moderati, grazie al traino sia della domanda estera, sia dei consumi
interni. In particolare, il fatturato del settore è destinato ad avvicinarsi ai 20 miliardi di euro (con l’export in crescita del 6% rispetto al 2021) e a superarli il prossimo anno. I consumi interni, in particolare, dovrebbero beneficiare del programma di investimenti e riforme previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il settore dovrebbe poi continuare a trarre vantaggio dagli incentivi fiscali lanciati negli ultimi anni. È stato infatti prorogato fino al 2024 il bonus mobili, agevolazione riservata a chi ha eseguito dei lavori di ristrutturazione sul proprio immobile o anche solo piccoli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, che consente di ottenere una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici, per un importo massimo di 10 mila euro. Una
spinta positiva è attesa anche dalla proroga del Superbonus al 110% fino al 2023.

Dati positivi che rischiano però di dover fare i conti nei prossimi mesi con una nuova frenata dell’economia a causa di uno scenario fortemente incerto, tra rischio di nuove varianti, corsa dell’inflazione e costi fuori controllo delle materie prime. Un mix di fattori che potrebbe mettere nuovamente un freno ai consumi, in particolare a quelli ritenuti non essenziali.

Le tendenze

La complessa situazione che stiamo vivendo ha fatto emergere nuove tendenze che dovrebbero proseguire anche nei prossimi mesi. È cresciuto soprattutto il desiderio di migliorare il proprio ambiente di vita e dunque anche il comfort e lo stile dell’arredamento domestico, dopo che la pandemia ha obbligato a permanenze forzate e prolungate in casa, portando anche a una crescente diffusione dello smart working. Questo ha spinto in molti a reinventare gli spazi di casa, creando angoli dedicati al lavoro, alla palestra o al relax. Di qui la diffusione, ad esempio, di mobili salvaspazio e pronti a trasformarsi all’occorrenza. E secondo il recente report “The future of Home 2030” la casa, almeno per i prossimi dieci anni, diventerà sempre di più un luogo multifunzione, ovvero uno spazio in cui rilassarsi, praticare sport, fruire di infotainment, ma anche lavorare. Sempre più richiesti saranno gli arredi in materiali naturali e antibatterici, oltre alle soluzioni “intelligenti”, studiate ad esempio per la domotica. Le aziende del settore sono dunque chiamate a rispondere a queste nuove esigenze e a un consumatore che ricerca oggi prodotti di alta qualità, prezzi trasparenti e un servizio efficiente. Si spiega così la scelta di investire con forza nel design e nell’innovazione tecnologica. Ad esempio, attraverso soluzioni di automazione o con l’uso di gestionali che consentono di ottimizzare i cicli di produzione e di soddisfare la domanda di consegne più rapide, senza aumentare i costi o compromettere la qualità. Una strada intrapresa
con sempre più forza dalle imprese italiane, come sottolinea l’ultimo Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano secondo cui l’emergenza non ha arrestato la crescita dell’Industria 4.0. Le più diffuse tra le imprese sono le soluzioni di Internet of things (rete di dispositivi connessi che possono comunicare tra loro) applicate all’ambiente industriale, spesso combinate con algoritmi di intelligenza artificiale. Seguono tecnologie come le interfacce uomo-macchina per acquisire e veicolare dati in formato visuale, vocale e tattile e l’advanced automation, cioè i sistemi di produzione automatizzati come i robot collaborativi.

Il mobile piace se è amico dell’ambiente

Dall’utilizzo di materiali riciclati o progettati in un’ottica di eco-design all’impiego di cicli produttivi che puntano a ridurre l’impatto sull’ambiente, i consumatori sono sempre più attenti al tema della sostenibilità in fase di acquisto, anche quando si parla di arredamento. E l’industria italiana del legno-arredo ha dimostrato di saper restare al passo con questa tendenza. Il 67% delle aziende usa, infatti, materiali o semilavorati realizzati con materiali riciclati e l’81% utilizza legno prodotto in modo sostenibile. A dirlo è un’indagine condotta dalla Fondazione Symbola dalla quale emergono anche i grandi passi in avanti fatti dal settore in materia di economia circolare.
Stando ai dati, l’industria del legno-arredo italiana è infatti terza a livello internazionale e prima in Europa nell’economia circolare. Secondo lo studio, il mondo del legno-arredo è inoltre molto attivo nel realizzare già in fase di progettazione prodotti amici dell’ambiente attraverso la sperimentazione di nuovi materiali e il lavoro per
integrare design e sostenibilità.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment