di: Arch. Gaia Mussi
Le detrazioni fiscali per l’edilizia si presentano sotto forma di vari bonus e incentivi, finalizzati proprio a favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio esistente. Non sempre, però, gli interventi possono essere detratti. Ecco le principali esclusioni.
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Nella maggior parte dei casi approfondire il tema degli incentivi e delle detrazioni fiscali significa partire proprio dagli interventi ammissibili a questi meccanismi, facendo – in un certo senso – un elenco delle possibilità per i soggetti che intervengono sui propri immobili.
In realtà, capita spesso che l’esigenza concreta sia proprio quella opposta: sono in tanti a sapere di dover eseguire un determinato intervento e a chiedersi se può o meno godere degli incentivi.
Infatti, sono attualmente in vigore diversi meccanismi di detrazione fiscale finalizzati ad incentivare differenti opere e, generalmente, si tratta proprio di capire quale possa o meno rispondere alle proprie esigenze. – Questo ha portato nel tempo alla convinzione che qualsiasi intervento venga realizzato, si possa in qualche modo detrarre. In realtà non è così, per due motivi: il primo risiede nel fatto che anche gli interventi ammessi devono sempre rispettare determinate condizioni; il secondo, invece, riguarda proprio il fatto che alcune opere sono a priori escluse da qualsiasi tipo di incentivo.
Le detrazioni fiscali previste per il 2021
Le detrazioni fiscali disponibili per gli interventi eseguiti sugli edifici nel corso del 2021 sono:
- Superbonus 110%, per interventi di riqualificazione energetica e antisismica di edifici residenziali esistenti;
- Ecobonus, per tutti gli interventi di riqualificazione energetica che non accedono al Superbonus 110%;
- Sismabonus, che a differenza del Superbonus 110% può essere fruito indipendentemente dalla tipologia di edificio, non per forza residenziale;
- Conto Termico, proposto dal GSE per l’efficientamento energetico degli edifici;
- Bonus Ristrutturazioni, per le opere finalizzate al recupero del patrimonio edile esistente;
- Bonus Facciate, per recuperi e restauri delle facciate degli edifici;
- Bonus Verde, pensato per gli interventi sugli spazi verdi e i giardini pensili;
- Bonus Mobili, per l’acquisto di mobili a seguito di un intervento di ristrutturazione;
- Bonus Idrico, introdotto quest’anno per incentivare l’acquisto di dispositivi che favoriscano il risparmio di acqua potabile.
Ognuno dei meccanismi presentati prevede un elenco di interventi ammissibili e le modalità di riscossione del credito- . Poi, tutti gli interventi per essere ammessi alle detrazioni devono rispettare precisi requisiti, ma soprattutto alcune tipologie di opere sono nella maggior parte escluse a priori, salvo qualche eccezione. Vediamo, quindi, i principali interventi che non sono automaticamente ammessi ai bonus precedentemente presentati.
Interventi sulle pavimentazioni
La sostituzione dei pavimenti di casa non è un intervento che a priori può essere detratto. Infatti, l’acquisto e la posa di nuove pavimentazioni è un intervento di manutenzione ordinaria, che quindi non gode di alcun bonus se svolto all’interno di singole unità immobiliari.
Invece, sono inclusi nel Bonus Ristrutturazione le opere eseguite su parti comuni dell’edificio- . Eccezione valida anche nel caso in cui la posa di un nuovo pavimento sia vincolata all’esecuzione di opere necessarie a migliorare le prestazioni energetiche, come ad esempio l’installazione di un sistema di riscaldamento radiante a pavimento. In questi casi, comunque, è sempre necessario richiedere ad un tecnico di verificare e dichiarare quanto viene eseguito.
Finiture e pitture per pareti
Proprio come per i pavimenti, anche le finiture per pareti e soffitti sono escluse dagli incentivi fiscali.
Questo significa che, qualsiasi tipo di materiale e tecnologia si scelga di utilizzare, non si potrà ricorrere alle detrazioni fiscali perché si tratta solo di un intervento di manutenzione ordinaria. Il discorso vale anche per l’intonaco interno- .
Interventi sulle facciate esposte su cortili interni
Tra i requisiti di ammissibilità del Bonus Facciate c’è anche quello di eseguire l’intervento di recupero o restauro su facciate che siano visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. Questo significa che nel caso di interventi eseguiti su facciate visibili solo dalle corti interne, il bonus non è erogato.
Sostituzione porte interne senza eseguire altri interventi
La sostituzione delle porte interne di casa rientra tra i lavori di manutenzione ordinaria che, in teoria, sono esclusi dal Bonus Ristrutturazioni. La Legge di Bilancio 2021, però, prevede la possibilità di detrarre le spese sostenute per l’acquisto e la posa delle porte solo se fatto in occasione di lavori di ristrutturazione di più ampio respiro. Questo significa che, almeno che si stia ristrutturando casa, la sola sostituzione delle porte interne non è ammessa agli incentivi.
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