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Dl aiuti, le limature in Cdm su bonus 200 euro e Superbonus 110: le banche potranno “cedere crediti a non retail” – La Stampa

Il Consiglio dei ministri, atteso in tarda mattinata, è stato posticipato alle 17.30. Lo si apprende da fonti di governo. Intanto viene confermato che, nel Cdm in questione, ci sarà un ulteriore passaggio del dl aiuti approvato lunedì scorso, per definire la norma sul bonus di 200 euro per i lavoratori e i pensionati con reddito fino ai 35mila euro. La norma, riferiscono le stesse fonti, è passata in Cdm senza essere definita nella scrittura del testo, per questo si lavora in queste ore per dettagliarne i contenuti, soprattutto per quanto riguarda la tempistica e l’anticipo da parte del datore di lavoro. Sulla questione del bonus da 200 euro è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ospite all’evento del Messaggero MoltoEconomia: «Nell’ultimo decreto è stato dato un segnale per le famiglie e per i redditi bassi e medio bassi, il bonus, che qualcuno può considerare irrisorio, è un segnale». 

Il bonus da 200 euro
Il governo lavora ad alcune limature al decreto aiuti. In particolare, secondo quanto si apprende è in corso un approfondimento per quel che riguarda il meccanismo per ottenere il bonus da 200 euro previsto dal testo per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro annui ai lavoratori autonomi. Il decreto dovrebbe prevedere di destinare un fondo a questa categoria e poi verranno trovate le specifiche tecniche per destinare l’assegno ai lavoratori. Il testo, invece, dovrebbe prevedere l’esclusione di chi percepisce il reddito di cittadinanza dall’ottenimento del bonus da 200 euro previsto per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro annui.

Questione Superbonus 110
È uno dei nodi più controversi tra governo e stessa maggioranza. Il premier Draghi, pur contestando il provvedimento, ha sottolineato «che i lavori in Parlamento vanno avanti». Tra in punti, dopo la proroga dei tempi per presentare il 30% dei lavori non più entro giugno ma entro fine settembre per le unifamiliari, c’è la questione della cessione dei crediti, ora ferma a tre passaggi. Fonti di governo confermano che sulla questione l’esecutivo starebbe pensando ad un allargamento ai clienti delle banche per quel che riguarda la quarta cessione del credito. Questo è un nodo fondamentale perché potrebbe aiutare a sbloccare il sistema dei crediti, anche se non è detto che possa essere sufficiente ad allentare la situazione visto che molti istituti già oggi non accettano crediti per raggiunta capienza. Per sciogliere il nodo della cessione di credito per il superbonus edilizio, con molte banche che rifiutano le pratiche, gli istituti di credito potranno «cedere a non retail», ovvero soggetti qualificati.

Trasporti pubblici
In più, è previsto un fondo da 100 milioni per erogare un buono da massimo 60 euro per i trasporti pubblici per studenti e lavoratori con un reddito inferiore ai 35 mila euro annui.

Source: lastampa.it

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