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Dl Semplificazioni: appalti senza gara fino al 2023 e superbonus agli alberghi Spa – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

2′ di lettura

Ultimo miglio per il decreto Recovery che unisce Semplificazioni e governance per il Pnrr. In vista del Consiglio dei ministri decisivo, previsto per il tardo pomeriggio, si lavora alla limatura politica dei contenuti illustrati nelle linee generali ad enti locali e Regioni che, su alcune misure, esprimono un marcato scetticismo. Nella versione in dirittura di arrivo le proroghe agli affidamenti senza gara, previsti nelle prime bozze al 31 dicembre 2026, vengono ora limitate al 30 giugno 2023.

Enti locali critici

Prima del confronto in mattinata con l’esecutivo, i governatori spiegavano che il provvedimento «non garantisce né la realizzazione dei lavori nei tempi previsti né a possibilità dei territori di decidere quali sono le opere attese dai cittadini». Intanto sono state inviate delle proposte di emendamenti affinché sia rispettata la leale collaborazione istituzionale. «Purtroppo, mancano completamente le semplificazioni in materia edilizia, nonostante ci fosse una interlocuzione in fase avanzata con il governo proprio su questo tema», avverte dal canto suo il presidente dell’Anci Antonio Decaro

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Per i subappalti nodo soglia del 40%

Sul tema conteso dei subappalti, nel testo non compare, come affermato nella serata di giovedì 27 da Palazzo Chigi, «nessun allargamento del massimo ribasso». Ma secondo fonti al lavoro sul dossier si starebbe ancora rivedendo il testo con riguardo alla soglia e alle regole per i subappalti. L’idea del premier Draghi sarebbe quella di portare oltre il 40% la quota di lavori che è possibile affidare a ditte esterne, accompagnando l’innalzamento con garanzie sul fronte del lavoro e della legalità. I sindacati avrebbero avanzato le loro proposte, che punterebbero a garantire ai lavoratori in subappalto le stesse condizioni del contratto collettivo nazionale applicato ai dipendenti delle ditte appaltatrici ed escludendo che il trattamento economico e normativo dei lavoratori possano essere elementi su cui giocare nelle proposte alle gare. Sul tavolo della riunione del preconsiglio l’ipotesi prevalente era ancora quella di prolungare la soglia al 40%, già prevista dal decreto semplificazioni del 2020, ma con vincoli precisi per i datori di lavoro. La sintesi politica però non sarebbe ancora stata raggiunta.

Landini: norma su responsabilità in solido

I sindacati confermano la linea che superi la sola cancellazione del massimo ribasso. «Abbiamo anche chiesto introduzione di una precisa norma per cui l’appaltatore deve essere responsabile in solido non solo per quello che accade ai suoi dipendenti ma per tutti i lavoratori che lavorano sul medesimo progetto», ribadisce il segretario della Cgil Maurizio Landini dal palco della manifestazione dei confederali davanti Montecitorio. «Il costo del lavoro non può essere elemento di valutazione nell’assegnazione degli appalti, bisogna applicare Ccln e combattere i contratti pirata».

Superbonus agli alberghi Spa

Gli incentivi del Superbonus 110% sono stati estesi agli alberghi. «Credo che il Paese potrà trarre grande vantaggio dalle semplificazioni sul Superbonus che interessano le piccole difformità sanabili così da velocizzare l’accesso agli incentivi per interi condomini dove abita la maggior parte della popolazione», ha commentato Decaro. La bozza in circolazione limiterebbe il 110% alle strutture ricettive di Spa, coop ed enti commerciali escludendo ditte individuali e società semplici.

Source: ilsole24ore.com

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