UN DOPPIO BONUS ACQUA per aiutare l’ambiente. Con l’ultima legge di Bilancio 2021 sono stati previsti due incentivi fiscali – il bonus acqua potabile e il bonus idrico – per favorire da una parte il consumo dell’acqua del rubinetto anche a tavola riducendo l’uso di bottiglie di plastica e dall’altra per ridurre gli sprechi cambiando per esempio i rubinetti del lavandino o del bagno o lo sciacquone del water. Entrambi gli incentivi previsti dal governo Conte non sono stati cancellati dal nuovo esecutivo Draghi che, nella loro attuazione, ha per ora dato priorità al bonus acqua potabile anche perché,…
UN DOPPIO BONUS ACQUA per aiutare l’ambiente. Con l’ultima legge di Bilancio 2021 sono stati previsti due incentivi fiscali – il bonus acqua potabile e il bonus idrico – per favorire da una parte il consumo dell’acqua del rubinetto anche a tavola riducendo l’uso di bottiglie di plastica e dall’altra per ridurre gli sprechi cambiando per esempio i rubinetti del lavandino o del bagno o lo sciacquone del water. Entrambi gli incentivi previsti dal governo Conte non sono stati cancellati dal nuovo esecutivo Draghi che, nella loro attuazione, ha per ora dato priorità al bonus acqua potabile anche perché, recentemente, è entrata in vigore la normativa Ue che limita l’utilizzo e la vendita della plastica monouso. Così è diventato operativo dallo scorso giugno il bonus acqua potabile che prevede il riconoscimento di un credito d’imposta fino a 500 euro per l’acquisto di depuratori d’acqua nella propria abitazione. Lo scopo, appunto, è quello di ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica. L’incentivo riguarda l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290. Il bonus viene riconosciuto attraverso un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 fino a un massimo di 1.000 euro a unità immobiliare per i privati e un massimo di 5.000 euro per le attività commerciali e istituzionali. Inoltre non esistono né limiti di reddito né di abitazioni (di proprietà, in usufrutto o in affitto) per ottenere il bonus. Quindi chi decide di installare un depuratore in casa e uno nell’abitazione al mare, può ottenere l’incentivo per entrambi i casi.
Come ottenere il credito d’imposta. La spesa deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiederà il credito d’imposta. Inoltre si deve pagare con un mezzo tracciabile e quindi non utilizzando i contanti. Per le spese sostenute fino al 16 giugno 2021 – entrata in vigore del bonus – vengono considerati validi tutti i mezzi di pagamento e se la fattura o lo scontrino non riportano il codice fiscale lo si può annotare sul documento. Il bonus viene riconosciuto solo comunicando all’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it) la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo. Quindi per i depuratori installati nel 2021 entro il 2022, mentre per le installazioni dell’anno prossimo si avrà tempo fino al 28 febbraio 2023. Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi. Tra il 1° e il 28 febbraio 2022 si dovrà presentare all’Agenzia delle entrate il modulo di “comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” per le spese sostenute nel 2021, scaricabile dal portale dell’Agenzia. La comunicazione deve essere inviata esclusivamente in via telematica tramite sempre il sito dell’Agenzia delle entrate, direttamente o tramite un intermediario abilitato (commercialista, Caf).
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