L’Ecobonus 110 ora rischia grosso con la proroga!
Si parla di uno dei tanti bonus Casa che, a causa delle problematiche riscontrate dal Governo Draghi, potrebbe finire in un vicolo cieco burocratico, così come sta succedendo per Superbonus e Sismabonus.
Gli alti costi e le difficoltà a controllare tutte le richieste potrebbero inficiare la bontà di questo bonus, previsto non solo per le macchine, in particolar modo per chi richiederà dal 25 maggio gli incentivi auto 2022, ma anche per la propria casa.
Si parla infatti di un bonus che fa coppia col celebre Superbonus 110, proprio perché si concentra sui lavori di efficientamento energetico, e di miglioramento ambientale, con lavori quali la coibentazione o la sostituzione degli infissi.
Sono tutti lavori che rischiano di non venire agevolati dallo Stato, se la proroga non viene rimodificata a favore dei contribuenti e delle aziende edili.
Ma ora facciamo il punto della situazione, anche in merito al SAL previsto a settembre per villette e unifamiliari.
Ecobonus 110: proroga confermata a settembre 2022! Ecco le ultime dal Governo Draghi
L’Ecobonus 110 rientra tra i vari bonus Casa, quali Sismabonus e bonus 110, che finiranno per avere la proroga dei requisiti SAL, cioè della presentazione dello Stato di Avanzamento Lavori, a settembre 2022.
La decisione non è stata presa con leggerezza, dal momento che è ancora fresca la critica espressa dal premier Mario Draghi in merito agli altissimi costi che stanno ingenerando i vari bonus Casa, in primis il bonus 110.
Ed è una critica che ha fatto incendiare diversi partiti all’interno della maggioranza, come il Movimento Cinque Stelle, da sempre sostenitore di questi bonus. Infatti c’è da chiedersi cosa si nasconde in questa dilazione.
Ricordiamo che l’Ecobonus 110 è un’agevolazione fiscale prevista per tutti i lavori concernenti l’efficientamento energetico e ambientale di un immobile, come la coibentazione (conosciuto anche come “cappotto termico”) oppure la sostituzione e l’installazione di infissi.
Ufficialmente dovrebbe essere al 50% la detrazione, almeno per lavori quali infissi, biomassa e schermature solari. O 70-75% nel caso di lavori quali l’efficienza energetica sull’intero involucro dell’edificio, purché relativo al 25% della superficie.
In realtà, come per il Sismabonus, se lo richiedi in contemporanea con il bonus 110, puoi beneficiare della sua percentuale, e addirittura ottenere il 10% di credito aggiuntivo.
E qui il problema sorge, per chi può accedere alla proroga di settembre 2022.
Ecobonus 110: ecco perché è a rischio con la nuova proroga! Ultime novità
L’Ecobonus 110 ha ricevuto diverse proroghe, e la più importante è quella fino al 2024, specie per chi la richiede in accumulo col bonus 110.
Il problema però sorge proprio in questo caso, perché oltre alla dilazione del 2024, dovrai provvedere a rispettare anche un’altra proroga, quella del SAL a settembre 2022.
Fino a qualche mese fa il Governo Draghi aveva stabilito una scadenza per tutte le unifamiliari e le villette: entro il 30 giugno 2022 dovevano presentare il SAL al 30%. Al posto di “giugno” ora si ha tempo fino a “settembre”.
Il Governo ha deciso per questa soluzione in una rosa di proposte molto più generose rispetto a quest’ultima. Addirittura il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, aveva proposto di annullare la proroga SAL di giugno anche per l’Ecobonus 110, a patto che tutti i lavori venissero completati entro e non oltre dicembre 2022.
Una soluzione che avrebbe portato grandi benefici per le aziende edili, in quel caso più libere di procedere coi lavori, senza dover ottemperare al raggiungimento di percentuali abbastanza rigide.
Ma d’altro canto sarebbe risultata idiosincratica rispetto all’attuale direzione governativa, rigidissima in fatto di controlli e accertamenti fiscali.
Infatti la decisione di far slittare l’Ecobonus 110 a settembre rientra in questa ottica. Quella che sembra una concessione generosa in realtà è quasi una prova di forza per tutte le imprese, specie con il SAL da dover consegnare. Su questo argomento anche Soluzioni Green ha voluto fare un approfondimento, sul suo video Youtube.
Ecobonus 110: cosa cambia con la proroga a settembre? Un SAL entro dicembre! Ecco le ultime
L’Ecobonus 110 può essere una scelta molto difficile, se si decide di accumularla col bonus 110. Perché significa dover rispettare la proroga SAL di settembre, che obbliga tutti i proprietari di villette e unifamiliari a presentare uno Stato di Avanzamento Lavori al 30%.
Avevamo già visto come il SAL, in caso di accumuli, diventi uno strumento molto rigido, capace di rovinare la percentuale in caso di pochi lavori non coperti da alcuna detrazione fiscale.
Ma qui il problema è peggiore, perché non riguarda tanto il raggiungimento del 30%, ma nel provvedere al restante 70% entro dicembre 2022.
Salvo aggiornamenti da parte del Governo Draghi, per villette e unifamiliari è ancora vigente la scadenza principale al 31 dicembre 2022.
E se consegni il 30% a settembre, dopo dovrai provvedere al restante 70% entro tre mesi. Anche perché non è previsto un secondo SAL al 60%, ma proprio la conclusione di tutti i lavori.
Ecobonus 110: a rischio con la proroga anche Superbonus e Sismabonus! Ecco perché
L’Ecobonus 110 potrebbe non essere un grande affare se lo si richiede in accumulo col bonus 110 e il Sismabonus.
Da una parte avresti la garanzia di accedere ad un credito extra del 10%, oltre alla copertura totale di tutti i costi edilizi. E dall’altra il dover procedere il prima possibile al completamento dei lavori tra ottobre e dicembre compreso.
Va detto che già altre testate come lavoripubblici.it avevano criticato la scelta di attuare una dilazione del genere, dal momento che generalmente tra luglio e settembre la maggior parte delle attività edilizie viene sospesa per via del periodo estivo.
Probabilmente il Governo Draghi vuole rendere questi bonus Casa sempre più difficili per il grande pubblico, magari facendo indirizzare l’interesse verso detrazioni più “modeste”, con basse percentuali di detrazione fiscale.
Però questo metterebbe a rischio non solo i contribuenti, che rischiano di pagare tutte le spese in caso di diniego dell’Agenzia delle Entrate, ma anche le imprese e le banche, che si ritrovano con crediti irrecuperabili e con lo spettro dell’insolvenza.
Va detto che attualmente l’interesse del Governo Draghi e del MISE è tutto per un altro tipo di Ecobonus, quello delle auto nuove.
Ecobonus 110: ultime novità per la proroga degli incentivi auto!
L’Ecobonus 110 non si limita solo alle case, ma anche alle auto. Dal 25 maggio potrai richiedere, tramite concessionaria auto aderente all’iniziativa, una serie di incentivi per l’acquisto di un nuovo veicolo a basse o nulle emissioni di anidride carbonica.
Eravamo rimasti con questo ecobonus auto a quello del 2021, ma per fortuna ha avuto la dilazione anche per il 2022, e di recente il Governo Draghi ha confermato lo stanziamento di oltre 2 miliardi di euro tra il 2022 e il 2024.
Si parla di incentivi che possono arrivare a ben 5.000 euro di sconto sul prezzo d’acquisto della nuova macchina.
Ovviamente non tutti potranno avere questo sconto. In particolar modo, la cifra sopraccitata è riservata solo per chi ha modo di rottamare un precedente veicolo di categoria Euro inferiore a 4.
Inoltre questo Ecobonus si limita solo alle auto nuove: nella proroga al 2022 non è stato possibile rifinanziare il fondo per le auto usate, anche se elettriche o ibride.
Se vuoi saperne di più ti suggerisco di leggere l’articolo di Achiropita Cicala, in cui troverai anche tutti i requisiti e le scadenze entro cui richiedere gli incentivi auto 2022.
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