L’Ecobonus è una delle agevolazioni fiscali potenziate dal Decreto legge Rilancio, che danno modo ai cittadini di portare in detrazione il 110 per cento delle spese per interventi di riqualificazione energetica sulle proprie case.
A poter beneficiare di quello che viene anche definito Superbonus sono privati, condomini, associazioni, società, purché ci siano i cosiddetti interventi “trainanti” ossia: isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, esecuzione delle misure antisismiche.
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Le banche, e non solo, vengono in aiuto a cittadini ed imprese offrendo, in caso ci sia la fattibilità per ricorrere all’Ecobonus 110%, la cosiddetta cessione del credito d’imposta.
Se ne sente tanto parlare, ma concretamente cos’è e come funziona?
Cos’è la cessione del credito
Invece di portare in detrazione sulle imposte, nei cinque anni successivi, le spese sostenute per i lavori sul proprio immobile, il beneficiario dell’Ecobonus ha altre due possibilità: lo sconto diretto in fattura e la cessione del credito d’imposta. E’ su questa seconda opzione che vogliamo soffermarci.
Come riportato chiaramente in un’infografica dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), il credito d’imposta può essere ceduto all’impresa fornitrice degli interventi o ad altri soggetti privati, tra cui banche e intermediari finanziari.
Le banche, in particolare possono:
- scontare il bonus fiscale del cittadino (o condominio) che ha riqualificato l’immobile
- effettuare l’operazione di sconto in favore dell’impresa che ha realizzato i lavori e si è fatta cedere dal committente il bonus fiscale a fronte di una riduzione del prezzo in fattura
- concedere, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca
Il soggetto, il condominio o la società che hanno diritto al Superbonus possono chiedere il trasferimento del credito d’imposta alla banca per ottenere liquidità immediata: in questo caso il beneficiario del Superbonus può cedere il credito alla banca ottenendo la cifra necessaria allo svolgimento degli interventi, invece di attendere i 5 anni successivi per la detrazione.
Per poter cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori (queste non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ognuna deve riferirsi ad almeno il 30 per cento dello stesso intervento).
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Come richiedere la cessione del credito
Per realizzare la cessione del credito d’imposta, il beneficiario o l’eventuale cessionario, dopo aver stipulato un apposito contratto con la banca, devono utilizzare l’apposita piattaforma web messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
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