Ecobonus ha dato il via a speculazioni sui listini con aumenti medi dei listini del +50%
L’Ecobonus al 110%, la famosa detrazione delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, unitamente all’indubbia opportunità di rendere moderni, efficienti e sicuri gli immobili, ha dato il via ad una serie di rincari dei prezzi nel settore dell’edilizia, portando oggi gli interventi di ristrutturazione a costare mediamente il 50% in più rispetto al periodo pre-bonus.
Lo afferma Consumerismo No Profit che ha monitorato l’andamento dei listini del settore e le segnalazioni provenienti da tutta Italia.
Rincari sui principali materiali
Oggi per rifare infissi, porte e finestre si spende in media il 50% in più rispetto al 2019, ma i rincari riguardano tutti i settori legati all’Ecobonus – spiega Consumerismo – Incrementi sempre del 50% anche per pannelli solari e ponteggi, mentre per i materiali in ferro occorre mettere in preventivo una maggiore spesa del +30%. Il legno costa il 20% in più, +15% il calcestruzzo, al pari del materiale isolante.
Denuncia quella sui prezzi condivisa da diversi professionisti che di recente hanno lanciato l’allarme sul fenomeno.
“L’introduzione dell’Ecobonus al 110% ha dato il via alle speculazioni sui listini, come sempre avviene in questi casi, con evidenti danni per la collettività e ingiusto arricchimento per pochi – dichiara l’Avv. Fabrizio PLAGENZA, responsabile del Dipartimento Casa di CONSUMERISMO No Profit – Appare doveroso un controllo costante su tutti i prezzi di interventi e materiali legati all’incentivo, così come occorre verificare le segnalazioni ricevute sugli aumenti del prezzo della transazione nell’acquisto dei crediti da parte delle banche”.
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