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Ecobonus 2021 veicoli elettrici: operative le novità sull’utilizzo in compensazione – Informazione Fiscale

Ecobonus 2021 veicoli elettrici o ibridi: diventano pienamente operative le novità sull’utilizzo in compensazione del credito di imposta maturato dalle imprese costruttrici o importatrici di mezzi che rientrano nelle categorie L1e-L7e e permettono all’acquirente di beneficiare di uno sconto sul prezzo di acquisto. Le istruzioni nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 giugno 2021.

Ecobonus 2021 veicoli elettrici o ibridi: il primo Decreto Sostegni, intervenendo su quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2019, ha ampliato le possibilità di utilizzo in compensazione del credito di imposta maturato dalle imprese costruttrici o importatrici di mezzi delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e che danno diritto a uno sconto sul prezzo di acquisto agli acquirenti.

Le novità diventano pienamente operative con le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 28 giugno 2021.

Agenzia delle Entrate – Provvedimento del 28 giugno 2021
Modalità attuative delle disposizioni di cui all’articolo 5, comma 15-bis, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, in tema di utilizzo del credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 1061, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

Ecobonus 2021 veicoli elettrici: operative le novità sull’utilizzo in compensazione

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto un’agevolazione per tutti coloro che acquistano e immatricolano in Italia un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e-L7e.


Questa specifica formula di ecobonus innesca un particolare meccanismo agevolativo:

  • il venditore applica all’acquirente uno sconto sul prezzo di acquisto;
  • le imprese costruttrici o importatrici del veicolo rimborsano al venditore l’importo del contributo;
  • a loro volta recuperano l’importo sotto forma di credito di imposta.

Per garantire un utilizzo più ampio delle somme maturate, anche alla luce del calo del fatturato registrato dal settore a causa dell’emergenza Covid, il primo Decreto Sostegni ha riscritto il comma 1061 della Legge di Bilancio 2019 come segue:

“Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo e recuperano tale importo sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza applicazione dei limiti di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate”.

Con il provvedimento del 28 giugno 2021, l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni da seguire in base alle novità approvate.

Ecobonus 2021 veicoli elettrici: le istruzioni per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta

Il documento che aggiorna le indicazioni sull’ecobonus 2021 per veicoli elettrici stabilisce che il credito di imposta può essere utilizzato in compensazione per il versamento dei tributi e contributi pagabili tramite modello F24: cadono le restrizioni previste in principio e non si applicano i limiti previsti dall’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e dall’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Solo per fare qualche esempio, le somme possono essere impiegate per il versamento delle imposte dirette, dell’IRAP, IVA, delle ritenute e trattenute, anche relative alle addizionali regionali e comunali all’IRPEF, dei contributi INPS, dei premi INAIL.

Il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. 6904 resta il codice tributo da utilizzare.

Come specifica il provvedimento, per tutti gli altri aspetti restano valide le disposizioni del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 20 marzo 2019, adottato di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell’economia e delle finanze.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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