Ora si può avere l’Ecobonus 2022 casa al 110%!
In genere questo bonus prevede una detrazione fiscale (o anche un credito) che va dal 50% al 75-85%, e solo se esegui alcuni specifici lavori di efficientamento energetico.
Inoltre hai ancora tempo per richiederlo, visto che Draghi ha garantito la proroga di questo bonus casa per tutto l’anno corrente, come già è stato disposto per Sismabonus e Superbonus.
Semmai bisogna fare attenzione alle tempistiche, e anche ai requisiti previsti nel caso in cui tu voglia procedere all’accumulo, cioè a richiedere l’Ecobonus 2022 con altre agevolazioni edilizie.
Anche perché, come già avevamo visto in un precedente articolo, non sempre può convenire al contribuente, in particolar modo se richiedi un bonus che ha subìto troppe modifiche nell’ultimo anno.
In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo non solo i requisiti necessari per il passaggio al 110%, ma anche i rischi in cui puoi imbatterti in caso di accumulo.
Ecobonus 2022 casa: detrazione al 50%, ma con proroga passa anche al 110%! Ecco quando
L’Ecobonus 2022 casa garantisce una detrazione generica intorno al 50%, ma in realtà parliamo di una quota minima. Come abbiamo visto in un precedente articolo, l’Ecobonus 2022 casa permette anche di avere una detrazione decisamente superiore, che va anche al 75% se lo richiede un amministratore di condominio per il suo complesso residenziale.
Con la proroga al Superbonus 110% però si può beneficiare di un aumento fino al 110%, ovvero di un Ecobonus 110% a tutti gli effetti. Ma questo è previsto solo per chi fa l’accumulo, cioè per chi richiede in sede fiscale entrambi i bonus citati, con la garanzia di avere già disposto tutti i lavori specifici per l’accumulo.
E’ un “trucchetto” che è ormai la norma per chi vuole massimizzare al meglio tutti i benefici previsti dai bonus Casa 2022. Ovviamente, con l’attuale disposizione normativa, sono previsti non solo obblighi, ma anche limiti specifici per l’accesso.
Vedremo più avanti, nel caso dell’accumulo col Superbonus, qual è il rischio peggiore in cui puoi imbatterti. Per il momento procediamo per gradi, e vediamo insieme quali sono i lavori che puoi richiedere grazie alla proroga di Draghi, sia per chi accetta una semplice detrazione al 50%, sia per chi vuole puntare in alto, al 110%.
Ecobonus 2022 casa: proroga di Draghi! Ecco quali lavori comprende ora
L’Ecobonus 2022 casa prevede cinque percentuali diverse di detrazione, tra cui i citati 50% e 110%.
Nel caso della prima detrazione, quella al 50%, dovrai adempiere a lavori relativi a infissi, biomassa e schermature solari. Per inciso, le schermature solari sono tutti i sistemi che permettono la modulazione variabile e controllata sia dei raggi solari, sia del calore in dispersione.
A questi si aggiungono anche gli impianti dotati di caldaie a condensazione, ma con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, come segnala Studio Madera.
La percentuale sale poi al 60% nel caso in cui si attuino dei lavori relativi al miglioramento dell’efficienza energetica, così come per l’installazione di pompe di calore, sistemi di building automation e collettori solari per la produzione di acqua calda.
Aumenta al 70%, massimo 75% nel caso in cui i lavori riguardino non più una villetta, o casa unifamiliare, ma un condominio, nella fattispecie le parti comuni del complesso residenziale.
Attenzione, nel caso di efficientamento energetico, tipo la coibentazione, è richiesta una copertura minima del 25% della superficie dell’involucro. Di contro, anche se a richiederlo è un’unifamiliare, potrai avere una detrazione al 70%, massimo 75% se la riqualificazione ha come obiettivo il risparmio sulla spesa energetica, per tutte le stagioni.
Sono tutte percentuali che, come segnala Elledecor, non dureranno molto, visto che subiranno dei tagli nei prossimi anni. In particolar modo per chi lo richiede con l’accumulo del Superbonus 110%.
Ecobonus 2022 casa: l’accumulo con Superbonus può essere rischioso! Ecco perché
L’Ecobonus 2022 casa può arrivare al 110% solo se viene garantito l’accumulo col Superbonus 110%, forse il più importante bonus Casa attualmente disponibile.
Ovviamente questo accumulo ha come principale requisito l’esecuzione di lavori di tipo trainante, cioè determinanti per l’accesso a degli specifici bonus edilizi, sempre per lo stesso cantiere.
Esempi di lavori trainanti che si possono richiedere con l’accumulo Ecobonus 2022 casa – Superbonus 110% sono:
- la sostituzione di serramenti ed infissi;
- l’installazione di caldaie a biomassa o a condensazione (classe A),
- l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica.
Però, come già avevamo visto in un precedente articolo, il problema non sono tanto i lavori, quanto la proroga disposta per il Superbonus 110% stesso. Col Decreto Aiuti, il Governo Draghi ha voluto estendere la scadenza della consegna del SAL al 30 settembre 2022.
Rimane sempre obbligatorio il raggiungimento del 30%, ma avrai tre mesi in più per raggiungere la quota SAL. E forse tre mesi in meno per concludere tutti i lavori, se l’interpretazione di Lavori Pubblici dovesse risultare corretta.
Ricordiamo che per le unifamiliari la scadenza ufficiale è il 31 dicembre 2022.
Pertanto, richiedere più bonus e rischiare di non concludere tutti i lavori, o consegnare i documenti necessari, entro tale scadenza potrebbe essere fatale.
Inoltre, in merito ad un altro lavoro trainante richiedibile per l’accumulo, ovvero i lavori di riqualificazione globale dell’edificio, bisogna fare attenzione alle ultime disposizioni di ENEA.
Ecobonus 2022 casa: occhio alle ultime disposizioni di ENEA!
L’Ecobonus 2022 casa è soggetto non solo alle disposizioni governative, in particolare sul piano fiscale, che vedremo meglio dopo, ma anche dalle disposizioni di ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Lo stesso ente ha voluto ribadire in una recente comunicazione come sia d’obbligo l’invio della comunicazione entro e non oltre novanta giorni dalla fine dei lavori. Ma questa comunicazione sarà necessaria per tutti coloro che hanno svolto interventi e lavori di riqualificazione energetica, appunto quelli previsti in caso di accumulo col Superbonus 110%.
Tale comunicazione dovrà essere inviata in modalità telematica, con tanto di:
- scheda informativa degli interventi,
- copia dell’attestato di qualificazione energetica.
Il mancato conseguimento di tale richiesta comporterà alla sospensione del bonus.
Diversamente, sul piano fiscale, bisognerà seguire le nuove disposizioni e limitazioni descritte nel Decreto Aiuti di maggio 2022.
Ecobonus 2022 casa: novità su cessione del credito e sconto in fattura!
L’Ecobonus 2022 casa si può richiedere sia con la semplice detrazione fiscale, sia con le opzioni “cessione del credito” e “sconto in fattura”. Due opzioni che hanno rischiato di non venire più richieste da nessuno per via delle innumerevoli limitazioni disposte dal Governo Draghi.
Invece, quasi poco dopo il varo delle nuove regole fiscali dall’Agenzia delle Entrate in merito alla cessione del credito, il Governo ha allentato le maglie proprio sulla cessione.
Da ora si potrà richiedere questa opzione anche per un quarto stadio, a patto che quest’ultima sia “interna”.
Come spiegato da Ipsoa, se nella prima la relazione era committente-fornitore, e poi committente-banca/professionista per le altre due, per il quarto stadio sarà la banca a cedere il credito ad una sussidiaria, o meglio una società con la quale ha stipulato un contratto di conto corrente.
Così facendo ci sarebbe una quarta cessione, ma praticamente a prova di “furbetti”, visto che la gestione sarà intra-bancaria.
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