
Il decreto Infrastrutture e Mobilità sostenibili ha ricollocato i 57 milioni di euro dell’Extrabonus sul fondo previsto per l’Ecobonus. In più, a causa dei ritardi dovuti all’emergenza pandemica sono stati prorogati i termini per la prenotazione dell’incentivo.
Il MiSE ha spiegato che i 57 milioni di euro previsti per l’Extrabonus saranno ricollocati sul fondo ordinario dell’incentivo Ecobonus.
Il decreto Sostegni bis, convertito in legge lo scorso 23 luglio, aveva già rifinanziato l’Ecobonus per le vetture elettriche (fascia 0-20 g/km) e per le ibride plug-in (21-60 g/km) con 60 milioni, terminati però in meno di un mese.
Ecobonus: prorogate le prenotazioni
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- entro il 31 dicembre 2021, se l’inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021;
- entro il 30 giugno 2022, se l’inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021.
I termini sono validi per le auto elettriche, i veicoli per il trasporto merci e i piccoli veicoli a motore (dunque per le categorie M1, M1 speciali, N1 e L).
Le conseguenze del primo Ecobonus
La prima versione dell’Ecobonus ha avuto un importante impatto sulle scelte dei consumatori, tanto da raddoppiare la quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria nel secondo trimestre del 2021, secondo i dati dell’Acea (Associazione dei costruttori automobilistici europei), passando dal 3,5% nel secondo trimestre del 2020 al 7,5% di quest’anno, mentre i veicoli ibridi plug-in hanno rappresentato l’8,4% di tutte le nuove auto vendute.
Anche la domanda di auto ibride è fortemente aumentata nel trimestre, rappresentando il 19,3% delle immatricolazioni di auto nell’Unione Europea. L’Italia è stata tra i mercati con maggiore crescita: 21.647 auto plug-in immatricolate da aprile a giugno, con un aumento annuale del 659,3%.
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