Ormai mancano pochi giorni all’entrata in vigore dei nuovi Ecobonus dedicati all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale: dopo la firma del premier Mario Draghi, bisognerà attendere il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Poi, però, sarà necessario aspettare che sia pronta la piattaforma informatica attraverso cui i contributi saranno messi a disposizione dei venditori (auspicabilmente entro fine mese).
L’architettura degli incentivi ricalca quanto visto negli anni passati: a beneficiare della fetta maggiore degli aiuti statali saranno i veicoli elettrici e ibridi ricaricabili, ma sono previsti pure ecoincentivi per le vetture ibride e termiche a basse emissioni. Il fondo destinato agli automobilisti vale 700 milioni di euro l’anno, che si rinnoveranno annualmente dal 2023 al 2030.
Come anticipato, il fondo statale è suddiviso eterogeneamente in base alle classi di appartenenza dei veicoli da immatricolare: per le auto con emissioni di anidride carbonica fra 0 e 20 g/km, ossia le auto elettriche, ci saranno 250 milioni di euro; alla fascia di CO2 compresa fra 21 e 60 g/km, quella delle ibride ricaricabili, andranno altri 250 milioni. Mentre per le vetture della fascia 61-135 g/km – in cui rientrano sia le ibride che le termiche benzina e diesel a basse emissioni – saranno riservati 170 milioni. I rimanenti 30 milioni sono per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici.
Veniamo al dettaglio degli incentivi: per le auto fra 0 e 20 g/km di CO2, il contributo statale è di 4 mila euro, più altri 2 mila in caso di contestuale rottamazione. Per le vetture fra 21 e 60 g/km l’ecobonus è di 2 mila euro più altri 2 mila con la rottamazione. Per le vetture dell’ultima fascia, quelle categoria 61-135 g/km, pari a 2 mila euro, il contributo sarà erogato solo con la rottamazione di una vecchia auto fino a Euro 5, intestato da almeno un anno all’intestatario di quello nuovo (o a un familiare convivente). Tali soglie e i suddetti fondi di riferimento, comunque, potrebbe essere rimodulati nel tempo in base alle richieste del mercato e all’evoluzione tecnologica.
Il contributo dello Stato è riservato alle persone fisiche (cioè a codici fiscali, ma non a partite Iva). Ci sono anche dei limiti di prezzo di listino (accessori compresi ma Iva, Ipt e messa su strada escluse) per il veicolo nuovo, oltre i quali il bonus statale non viene erogato: 35 mila euro per le auto 0-20 e 61-135 e 45 mila euro per le vetture 21-60 g/km. Il contributo sarà erogato anche in caso di acquisto con finanziamento, purché l’intestatario mantenga la proprietà del veicolo per almeno un anno.
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