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Ecobonus auto: 450 milioni per privati e aziende. Ma quando? – Trend-online.com

A una situazione già precaria per le aziende dovuta alla pandemia e al caro bollette di luce e gas, si aggiunge la costante richiesta di un ritorno dell’ecobonus auto.

Eppure, le speranze sembrano essere state disattese perché al momento l’Italia è uno dei Paesi europei – pochissimi, a dire il vero – che per il 2022 non hanno ancora stanziato gli incentivi per auto elettriche e ibride (ammontare previsto: 450 milioni circa) e, più in generale, una mobilità sostenibile, prevista nel Green Deal europeo con il piano Fit for 55 che mira a ridurre, entro il 2030, le emissioni di CO2 del 55% rispetto al 1990.

Intanto, è intervenuto il vice ministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto che ha rassicurato dicendo che:

è interesse prioritario del MISE predisporre un sistema di misure volte ad attrarre e consolidare gli investimenti nell’intero settore dell’automotive e del suo indotto.

Su quali siano queste misure, c’è, di fatto, ancora molta incertezza, ma possiamo riassumere le indiscrezioni e le promesse del Governo nell’articolo che segue, in modo da vedere come, quando e per chi potrebbero essere stanziati i 450 milioni di euro previsti per l’ecobonus auto di quest’anno.

In linea generale, possiamo dire che, al momento, più che veri e propri incentivi all’acquisto, l’ecobonus auto si declina in sconti e detrazioni per privati e imprese che possiedono o vogliono acquistare un veicolo ibrido o elettrico.

In parallelo, è stato invece confermato l’ecobonus per moto e scooter con agevolazioni sul prezzo d’acquisto e sulla rottamazione di un vecchio motociclo inquinante.

Ecobonus auto: che cos’è?

L’ecobonus auto è un incentivo che mira a diffondere un tipo di mobilità sostenibile favorendo l’acquisto di auto e altri veicoli elettrici o a bassa emissione di anidride carbonica.

Ecco la definizione riportata sul sito internet ufficiale:

Ecobonus è la misura promossa del Ministero dello Sviluppo Economico che offre contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019 e successive modifiche normative.

Stando a quanto scritto nell’ultima Legge di Bilancio, l’ecobonus auto non è stato rinnovato nel 2022, ma le parole del ministro Pichetto hanno comunque lasciato la speranza che qualche incentivo venga introdotto per l’acquisto di veicoli elettrici e poco inquinanti.

Quando arrivano gli incentivi dell’ecobonus auto?

Tra i pilastri intorno a cui ruoterebbe l’ecobonus auto di quest’anno ci sarebbe l’incentivo per privati e aziende a cambiare la propria auto. Si tratta di un tema molto importante nel nostro Paese proprio perché l’Italia compare tra i fanalini di coda in Europa per quanto riguarda la mobilità green.

Secondo alcuni dati diffusi a dicembre 2021 dall’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri, infatti, i veicoli che circolano in Italia sono, vecchi, poco sicuri e molto inquinanti: sono più di 400mila gli Euro V o inferiori, e di questi il 92% ha più di quindici anni.

La loro sostituzione, con un piano di rinnovo di durata non superiore al decennio, consentirebbe un abbattimento delle emissioni di CO2 di 87 miliardi di kg, una riduzione dei consumi di carburante del 10%, un risparmio di spesa di 49 miliardi di euro, e una riduzione degli incidenti stradali del 48% (210.000 in meno).

Per il momento, le ipotesi sul piatto “ecobonus auto” sono diverse, ma la più accreditata vuole una manovra in vista da 450 milioni di euro a favore del settore automobilistico in modo da incentivare privati e aziende a munirsi se non proprio di auto elettriche, almeno di veicoli a basse emissioni di CO2 – cioè 135 g/Km –.

Oltre a questi, vi sono 32 milioni del fondo sull’usato Euro 6 che sono rimasti inutilizzati l’anno scorso, ossia il bonus per acquistare automobili usate di classe non inferiore all’Euro 6, che costino almeno 25mila euro e che non rilascino nell’atmosfera grosse quantità di CO2. Questa iniziativa, conclusasi il 31 dicembre 2021, non ha tuttavia ottenuto il successo sperato, visto che una parte consistente dei fondi è rimasta nelle casse del ministero. Ragione per cui è possibile che questi stessi fondi verranno ristanziati per l’ecobonus auto.

Il problema, come detto sopra, è che al momento non si sa nulla di certo al riguardo, sebbene le ipotesi siano diverse. Pare che il Governo sia comunque al lavoro per pensare a una nuova forma di ecobonus auto in modo da raggiungere gli obiettivi di mobilità sostenibile previsti dal PNRR – il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e dall’Europa entro il 2030. Comunque, che anche se partisse nel corso dell’anno, l’ecobonus auto si concluderebbe il 31 dicembre 2022.

La spinta, oltretutto, deriva non solo dal dover raggiungere le promesse dell’Unione Europea, ma anche da diverse associazioni di settore come Motus-E e ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, che hanno evidenziato come l’assenza, anche momentanea, di un ecobonus auto

mette in seria difficoltà la produzione nazionale di veicoli a bassissime emissioni e in generale il tessuto industriale nella programmazione degli investimenti a favore della transizione ecologica e porta con sé gravi conseguenze per il mercato

L’anno scorso l’ecobonus auto aveva innescato una vera e propria reazione a catena tra i privati decisi a cambiare automobile che avevano optato per sfruttare gli incentivi statali. Il mercato dell’automobile aveva così registrato un +200% di vendite rispetto agli anni passati, con un boom di auto elettriche: secondo alcuni dati riportati dall’Ansa, i mezzi ibridi o elettrici immatricolati nel 2021 sono stati ben 136.754, cioè +128,34% rispetto al 2020.

E, infatti, già a metà anno i fondi erano terminati e ogni aggiunta di incentivi all’ecobonus auto andava esaurita nell’arco di una giornata sola.

Ecobonus auto: a chi spetta?

L’ecobonus auto spetta principalmente ai privati cittadini che intendano sostituire il loro vecchio veicolo con uno elettrico, ibrido o a basso inquinamento atmosferico.

Ma non solo. Quest’anno, infatti, l’ecobonus auto potrebbe prendere anche due altre forme diverse per cui, oltre agli incentivi per i privati, sono previste agevolazioni per le aziende (circa 375 milioni di euro, corrispondenti all’80% circa del totale dei fondi) al fine di supportare la transizione industriale e sostenere il mercato dell’automotive. In particolare, sarebbero stati messi già a disposizione circa 90 milioni di euro per le aziende, mentre ai cittadini, andrebbe il 10% dei fondi – 9 milioni circa –

L’ecobonus auto, a differenza di quello dell’anno scorso, oltre a essere un incentivo all’acquisto di veicoli non inquinanti, prenderebbe anche una seconda forma: un bonus in conto capitale – ossia una sorta di contributo a fondo perduto –, che coprirebbe al massimo il 40% della spesa e sarebbe principalmente destinato all’installazione di colonnine di ricarica per le auto elettriche.

Altre modalità “alternative” di cui il Governo sta discutendo e che potremmo fare rientrare nel tema “ecobonus auto” sono:

  • ecotassa per chi compra veicoli molto inquinanti
  • detrazione o sconto in fattura del 50% per l’installazione di un punto di ricarica dell’automobile a casa
     
  • pedaggio autostradale ridotto per chi viaggia con autovetture, motocicli e altri veicoli le cui emissioni di anidride carbonica siano comprese tra 0 e 20 g/Km

Cosa posso comprare con l’ecobonus auto?

Come detto poco sopra, l’ecobonus auto del 2022 non prevede solo l’acquisto di auto – siamo ancora in attesa delle conferme da parte del governo su come verranno utilizzati gli eventuali fondi –, ma alcuni tipi di agevolazione per la ricarica dei veicoli elettrici e incentivi di vario tipo a utilizzare mezzi di trasporto poco inquinanti.

Per quest’anno è tuttavia sicuro un incentivo legato all’ecobonus auto per l’installazione di motori elettrici, il cosiddetto retrofit – cioè un motore elettrico anziché uno termico.

Questo bonus, che già era in vigore l’anno scorso, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 e prevede un contributo pari al 60% per spese massime di 3.500 euro. In pratica, qualsiasi cifra io spenda, potrò ricevere al massimo 3.500 euro. Un ulteriore contributo del 60% va invece a coprire le spese per l’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico e quella provinciale di trascrizione.

Comunque, se stai pensando di cambiare la tua vecchia auto con una elettrica, ti consigliamo di ascoltare la recente diretta Youtube di Matteo Valenza, che snocciola alcuni consigli d’acquisto e si pone una domanda cruciale: il 2022 è l’anno giusto per cambiare l’automobile?

Sì a moto e scooter elettrici o ibridi

Quando si tratta di spostamenti viene subito in mente l’automobile e di conseguenza, spulciare in internet per trovare eventuali nuovi ecobonus auto è più che normale. Tuttavia, sono centinaia di migliaia le persone che si spostano, per esempio, in motocicletta – e per saperlo basta guardare l’ultimo rilevamento Istat sugli spostamenti e sulla mobilità del 2020.

Ecco, a tal proposito, se per l’ecobonus auto non si hanno ancora certezze al 100%, sono invece sicuri gli incentivi per chi sceglie un motoveicolo due o tre ruote (per esempio una moto o uno scooter) oppure un quadriciclo, purché elettrici o ibridi, nuovi e appartenenti a una delle seguenti categorie: L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e. È il cosiddetto ecobonus moto e scooter.

Per coloro che acquistano uno di tali veicoli, anche in leasing, sono previsti due tipi di incentivi:

  • sconto del 30% sulla spesa fino a un massimo di 3mila euro
  • sconto del 40% della spesa per un massimo di 4mila euro se, insieme all’acquisto, si procede alla rottamazione di una moto o uno scooter di categoria L omologato nelle classi di emissioni inquinanti Euro 0, 1, 2 o 3 – in questo caso, bisogna essere gli intestatari del veicolo e possederlo da almeno un anno

Gli incentivi per questo tipo di ecobonus, partiti il 13 gennaio, ammontano a 20 milioni di euro in totale per il 2022, fino a esaurimento risorse. Quindi, se si ha intenzione di acquistare una moto, uno scooter o un quadriciclo, è meglio affrettarsi! Saranno 20 milioni anche del 2023, mentre 30 milioni all’anno sono previsti per il 2024, il 2025 e il 2026.

Come si richiedono questi incentivi? In modo semplicissimo perché non bisogna fare nulla! Come per il vecchio ecobonus auto 2021, il gioco è nelle mani del venditore: è infatti quest’ultimo che procede a uno sconto del 30% o del 40% sul prezzo finale del motociclo o del quadriciclo, ed è sempre quest’ultimo che deve richiedere il contributo sull’apposita piattaforma online messa a disposizione dal Ministero per la Transizione Ecologica, ecobonus.mise.gov.it.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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