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Nel Decreto Semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa settimana, c’è un provvedimento che farà tirare un piccolo respiro di sollievo a molti automobilisti e concessionari auto alle prese con le norme per l’erogazione dell’Ecobonus auto. Infatti, il Decreto concede 90 giorni di tempo in più per comunicare la targa e il codice fiscale dell’impresa e il termine passa da 180 a 270 giorni. La richiesta di prolungamento dei termini è stata fortemente voluta dall’UNRAE e sostenuta dall’intera filiera automotive, che si trova a dover far fronte ai ritardi nelle consegne di autovetture nuove a causa della perdurante crisi delle catene di fornitura globali, che sta rallentando pesantemente i tempi di produzione dei veicoli.
L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) ha accolto così l’articolo 40 del “DL Semplificazioni fiscali” (Decreto-Legge 21 giugno 2022, n. 73): «Il termine di 180 giorni era assolutamente insostenibile con l’attuale e perdurante crisi delle catene di fornitura globali, che stanno rallentando pesantemente i tempi di produzione dei veicoli. I 270 giorni, benché inferiori ai 300 richiesti, sono senz’altro un termine più adeguato alla reale situazione, che fa uscire operatori e consumatori da un’estrema incertezza riguardo all’effettiva possibilità di fruire degli incentivi. Desideriamo ringraziare il Ministro Giorgetti, il MiSE e il Governo tutto, per aver accolto questo appello con una misura che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus».
Nell’occasione l’UNRAE sottopone all’attenzione del Governo un’altra necessità: «L’auspicio adesso è che si proceda anche verso l’allargamento della platea dei beneficiari alle persone giuridiche, escluse unicamente per motivi di budget, includendo le vetture aziendali e i noleggi, in particolare il noleggio a lungo termine a privati, traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto».
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Ecobonus auto.
Consulta qui la situazione aggiornata dei fondi residui.
Per gli incentivi sono stati stanziati 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024.
Limiti di prezzo di listino del veicolo nuovo e importi dei contributi concessi
- Per la fascia 0-20 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a € 35.000 (IVA esclusa) e il contributo è di 3.000 euro senza rottamazione e 5.000 euro con la rottamazione.
- Per la fascia 21-60 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 45.000 euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2.000 euro senza rottamazione e 4.000 euro con la rottamazione.
- Per la fascia 61-135 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 35.000 euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2.000 euro esclusivamente con la rottamazione.
- Per motocicli e ciclomotori (categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) sono stati introdotti anche contributi per i veicoli non elettrici, pari al 40% del prezzo di acquisto fino a 2.500 euro.
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