Per ora, gli ecobonus auto non ci sono. Arriveranno fra qualche giorno. Serve la pubblicazione del decreto attuativo degli incentivi in Gazzetta Ufficiale. E l’aggiornamento del portale del ministero dello Sviluppo Economico, con la piattaforma per i gettoni. Ma per chi sono questi sconti? Per i privati senza partita IVA. Per le società purché operino nel car sharing. E per i professionisti, a certe condizioni, che ora andiamo a vedere.
Ecobonus auto per professionisti: si fa così
Primo: il libero professionista può acquistare la vettura con gli incentivi statali, purché la vettura sia intestata alla persona fisica. Per legge, l’intestazione a persone giuridiche è assolutamente vietata. Con un’eccezione: le imprese che operano nel car sharing. Anche in questo caso con due requisiti: solo se comprano auto elettriche o plug-in e a tenendo in flotta questi mezzi almeno 24 mesi.
Insomma, il professionista non è tagliato fuori. Diciamo che, in quel caso, deve comportarsi da privato senza partita IVA. Il vantaggio è identico. Si può anche andare in concessionaria a fare già una sorta di prenotazione.
Bonus auto con e senza rottamazione
Senza rottamazione di un’auto, se si compra una macchina 0-20 g/km CO2, il bonus è di 3 mila euro. Fra 21 e 60 g/km, 2 mila euro.
Con rottamazione? Da 0 a 20 g/km, sono 5 mila euro. Da 21 a 60 g/km, 4 mila euro. Infine, da 61 a 135 g/km, 2 mila euro.
Se è prevista la rottamazione, occorre dare dentro un usato di classe inferiore a Euro 5, ossia Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Già, ma dove verifico la classe ambientale di tutte le vetture in circolazione? Sul Portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it), il sito del ministero delle Infrastrutture nella sezione “servizi online” dentro “verifica classe ambientale veicolo”.
Vediamo se con un secondo successivo decreto, il Governo cambierà le carte in tavola nella direzione auspicata dalla filiera auto: è positivo che l’Esecutivo abbia dato agli incentivi un orizzonte triennale per supportare la domanda di mercato, incentivi indispensabili a fronte di una trasformazione epocale e di lungo periodo. Da accogliere con favore l’introduzione di un sostegno all’acquisto dei veicoli commerciali leggeri a zero emissioni, benché con un limitante obbligo di rottamazione.
Ma il noleggio, incluso quello a privati, e no a tutti i veicoli aziendali. Vengono, infatti, penalizzati proprio i canali che negli ultimi anni hanno garantito maggiormente l’acquisto di veicoli a zero e a basse emissioni e un più celere ricambio del parco circolante. Un pasticcio.
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