Ecobonus cessione del credito, cos’è, come funziona, quali sono le offerte delle banche, quali sono gli adempimenti
L’ecobonus 110 è un’agevolazione fiscale introdotta dal DL 34/2020, che prevede l’incremento dal 50/65% al 110% l’aliquota di detrazione delle spese per interventi di efficienza energetica.
In questo articolo parleremo della cessione del credito per ecobonus 110; ricordiamo che è possibile cedere il credito anche per altre tipologie di interventi; per conoscere i dettagli, ti rimando alla sezione dedicata con tutti gli approfondimenti su bonus edilizia (con strumenti software e guide gratuite da scaricare).
In linea generale, secondo quanto previsto dall’art. 121 del DL 34/2020, i soggetti che hanno diritto alle detrazioni possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto, per una delle seguenti opzioni:
- un contributo sotto forma di sconto in fattura praticato dai fornitori;
- la cessione del credito a soggetti terzi, che lo acquisiranno come credito di imposta.
Lo sconto in fattura è applicato direttamente dal fornitore e può essere pari al massimo all’importo da pagare.
Pertanto, se la spesa è pari a 100.000 €, nel caso – ripetiamolo – di ecobonus 110, il fornitore può applicare uno sconto in fattura da 0 a 100.000 €. L’ammontare pari allo sconto effettuato, incrementato del 10%, diventerà un credito di imposta da utilizzare secondo la tempistica del credito originario (per le spese sostenute nel 2022: 4 rate a partire dal 2023).
Il fornitore può cedere a sua volta il credito ad altri soggetti, con il limite che gli ultimi 2 trasferimenti dovranno essere qualificati, in favore di istituti di credito o banche.
In caso di cessione del credito, il contribuente sosterrà la spesa e avrà diritto a un credito del 110% che potrà cedere a terzi e questi a sua volta a banche (le ultime 2 cessioni sono sempre qualificate).
Per conoscere in dettaglio le procedure ti rimando a un precedente articolo sulla cessione del credito.
Come funziona cessione credito?
La cessione del credito consiste in un accordo con cui un contribuente – detto cedente – trasferisce il proprio credito a un terzo soggetto – detto cessionario – che acquista tale credito.
Nel di bonus edili, il credito cedro si converte in credito d’imposta: si tratta di un credito nei confronti dello Stato con cui si possono compensare i debiti o ridurre le imposte dovute.
Il comma 1 dell’art. 121 del DL 34/2020 recita:
I soggetti che sostengono, negli anni 2020, 2021, 2022,2023 e 2024, spese per gli interventi elencati al comma 2 possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:
- per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di 2 ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122 -bis , comma 4, del presente decreto per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima;
- per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di 2 ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122 -bis , comma 4, del presente decreto, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima.
Come cedere il credito alle banche?
Per cedere il credito alla banche, è necessario stipulare un contratto di cessione con un istituto di credito.
Dunque i soggetti interessati a cedere il credito devono rivolgersi direttamente alla propria banca o valutare le offerte delle altre banche.
Dopo aver stipulato il relativo contratto con la banca, il cittadino deve comunicare al fisco la cessione del credito utilizzando l’apposita piattaforma web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Fisconline / la mia scrivania / servizi per / comunicare / Piattaforma Cessione Crediti).
Ecco alcuni link alle offerte dei principali istituti di credito:
Quanto costa cedere il credito?
Il costo della cessione del credito dipende dagli accordi stipulati con colui che acquisterà il credito (generalmente l’istituto di credito o altro operatore interessato a credito di imposta).
Come visto nei paragrafi precedenti, sarà necessario stipulare un contratto con la banca, in cui saranno indicati gli importi del corrispettivo.
In linea generale, l’acquisto del credito di imposta per interventi ecobonus 110 si aggira dal 100% al 102% del credito.
E’ opportuno valutare le offerte delle diverse banche.
Ecobonus e adempimenti
L’ecobonus 110 e più in generale il Superbonus prevede procedure complesse per l’elaborazione della documentazione tecnica (computi metrici, quadri economici, SAL, ecc.) e una precisa raccolta documentale (secondo apposite linee guida). Puoi utilizzare un software, gratuito per 7 giorni, in grado di guidarti passo passo in tutti gli adempimenti tecnici della procedura.
Per orientarti correttamente tra le norme sui bonus fiscali, ti consiglio questa tabella e questo software gratuito su bonus edilizia.
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