Redazione 31 luglio 2021 09:49
Come da decreto pubblicato alla fine dell’anno, sono prorogate fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica degli edifici, il cosiddetto Ecobonus: nel lungo elenco degli interventi, con un’aliquota di detrazione pari al 50% (che verranno scalati dall’Irpef in rate di uguali importo per dieci anni), non manca la sostituzione di serramenti e infissi.
Ma non tutti sanno che, approfittando del Superbonus, anche cambiare i serramenti e gli infissi (sempre in un’ottica di riqualificazione ed efficientamento energetico) può portare a una detrazione del 110%. Come? Facendo in modo che la sostituzione degli infissi sia un secondo intervento di ristrutturazione, il cosiddetto “intervento trainato”, che sia dunque appunto “trainato” da un primo intervento, definito “trainante”.
Interventi trainanti e interventi trainati
L’Agenzia delle Entrate entra nel merito degli interventi principali, o trainanti, per cui spetta il Superbonus del 110%:
- interventi di isolamento termico sugli involucri
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
- interventi antisismici: la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
A questi si possono aggiungere gli interventi trainati, a cui allo stesso modo spetterebbe la detrazione del 110%:
- interventi di efficientamento energetico
- installazione di impianti solari fotovoltaici
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
Come funziona il bonus per serramenti e infissi
La sostituzione di serramenti e infissi (oggetto di Ecobonus o Superbonus) riguarda, come riferisce Enea, la sostituzione di finestre, lucernari e porte comprensivi di infissi, delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettino i requisiti di trasmittanza termica richieste. Possono accedere al contributo tutti coloro che sostengono le spese di riqualificazione energetica o che possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
Per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, i contribuenti (in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione fiscale), possono anche optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Per quanto riguarda gli infissi, ricordiamo, il limite massimo di detrazione ammissibile è pari a 60mila euro per unità immobiliare.
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