Chi l’avrebbe detto che le lunghe ore passate in casa durante i vari lockdown avrebbero avuto ripercussioni positive sul settore arredamento? E invece è proprio quanto capitato in Italia, almeno secondo il presidente di Assobagno Elia Vismara che, intervistato da Adnkronos/Labitalia, ha spiegato come la permanenza forzata tra le mura domestiche abbia invogliato molte persone a rinnovare gli ambienti, soprattutto quelli del bagno.
Ma se tante famiglie sono riuscite a concretizzare questo desiderio lo si deve soprattutto alle agevolazioni fiscali introdotte dal Governo, in particolare all’Ecobonus. Ecco perché.
Un settore in crescita
Sebbene l’Ecobonus non abbia un legame diretto con il settore dell’arredo bagno, tuttavia questa detrazione fiscale (valida per i lavori di riqualificazione energetica di edifici già esistenti) ha riportato l’attenzione degli italiani sulla casa e stimolato l’acquisto, come conferma il fatto che nei primi sei mesi del 2021 si sia assistito a un notevole aumento delle vendite, e non solo rispetto al 2020: anche nel confronto con il 2019 si nota un ottimo +14%.
Non solo Ecobonus
Tra le misure introdotte dal Governo che hanno favorito gli acquisti bisogna segnale il cosiddetto Bonus idrico, ovvero il contributo di 1.000 euro erogato a tutti coloro che sostituiscono i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Una misura per la quale sono stati stanziati 20 milioni di euro e che, anche se forse non muoverà somme ingenti, è importante per fare cambiare mentalità ai consumatori, incentivandoli a evitare gli sprechi. Ecco perché gli esperti si augurano che venga confermata anche per il 2022.
di Laura Fabbro
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