IL CASO
Due anni per far parite i lavori di ristrutturazione e sei mesi passati in vano dopo che l’ingegnere che sta seguendo d il progetto ha chiesto un carta in Comune. L’odissea delle pratiche per l’ecobonus la racconta un gruppo di cittadini che abita in una palazzina di via Frà Bevignate, al civico numero 6, e che ha deciso di rendere pubblica l’impari lotta con la burocrazia in una lettera inviata al sindaco Andrea Romizi e all’assessore ai Lavori Pubblici Otello Numerini. Cambia poco che la partita la debba giocare, come assessore, Margherita Scoccia (Urbanistica) resta il caso emblematico. Ecco la lettera di chi abita in quella palazzina di Monteluce, residenti che hanno dato vita, addirittura, a un Comitato oer cercare di uscire dall’angolo:
«….Siamo un gruppo di residenti di un immobile costruito nel 1950, sito nel quartiere di Monteluce. Da oramai quasi due anni stiamo cercando di far partire i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico del nostro piccolo condominio ma siamo bloccati da lungaggini burocratiche e mille paletti che rendono, di fatto, inaccessibile per noi questo beneficio. Anche le recenti semplificazioni apportate al decreto sembrano comunque non essere sufficienti, anzi, in alcuni casi sembrano rendere ancora più complesso l’iter.
Al momento siamo bloccati perché non abbiamo ancora ricevuto dagli uffici preposti il progetto originale della palazzina, nonostante il nostro ingegnere abbia fatto richiesta di accesso agli atti in data 21 febbraio 2021.
A questo punto mi chiedo, non dovrebbero essere proprio queste le unità immobiliari che più di ogni altre necessiterebbero di essere ammodernate e rese meno energivore. Inoltre, la palazzina in questione insiste in un quartiere e in una zona adiacente al centro storico e una sua rivalutazione gioverebbe sicuramente anche in chiave di decoro urbano.
Chiediamo che vengano quanto prima forniti i documenti richiesti e che si cerchi in qualche modo di agevolare l’accesso a questa misura da parte dei possessori di appartamenti vetusti che, come abbiamo già avuto modo di dire, necessitano maggiormente di questo intervento». Una lettera garbata che mette in evidenza le difficoltà che incontrano tanti cittadini a gestire le pratiche dell’econobus.
Il Comune per venire incontro ai cittadini e ai tecnici, oltre ai vari servizi on line e al potenziamento degli uffici già attivati rinforza ancora il personale dedicato. Per fare fronte alle numerose richieste sono stati assunti (a tempo determinato), con l’obiettivo di snellire i tempi di attesa, altri due istruttori amministrativi-contabili e tre istruttori tecnici.
Luca Benedetti
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