di Claudia Marin All’appuntamento di oggi in Cdm il decreto Sostegni bis da 40 miliardi si presenta con una novità: un finanziamento degli incentivi per la rottamazione auto e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, capitolo che potrebbe però essere lasciato alle scelte parlamentari. Se questa è la new entry, il piatto forte del provvedimento restano i 14 miliardi destinati ai ristori per le imprese, la decontribuzione per chi assume un cassintegrato o un disoccupato…
di Claudia Marin
All’appuntamento di oggi in Cdm il decreto Sostegni bis da 40 miliardi si presenta con una novità: un finanziamento degli incentivi per la rottamazione auto e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, capitolo che potrebbe però essere lasciato alle scelte parlamentari. Se questa è la new entry, il piatto forte del provvedimento restano i 14 miliardi destinati ai ristori per le imprese, la decontribuzione per chi assume un cassintegrato o un disoccupato e lo scivolo di 5 anni attraverso i contratti di espansione. Ma torniamo agli incentivi auto: ve ne sono tanti a disposizione e sono di importo diverso a seconda di quanto è meno inquinante l’auto che si acquista e a seconda della rottamazione o no della vettura che si possiede. La maggior parte di quelli esistenti, però, è andata esaurita e il mercato si attende che il governo ne conceda di nuovi, inserendo una norma di proroga nel Sostegni Bis.
La nuova puntata degli aiuti a fondo perduto, invece, sarà chiamata a muovere poco più di 14 miliardi, portando a 23 il conto complessivo prodotto dai due decreti intitolati ai “sostegni” approvati dal governo Draghi. Il provvedimento di marzo aveva infatti messo a bilancio aiuti a fondo perduto per 11,1 miliardi. Ma ne sono stati utilizzati solo 9. Le nuove risorse saranno distribuite sulla base del vecchio criterio del fatturato ma a fine anno vi sarà anche un conguaglio basato sui risultati di bilancio.
Altro capitolo di peso del decreto saranno le misure per accompagnare la fine del blocco dei licenziamenti: al lavoro dovrebbero andare tra i 4 e i 5 miliardi per l’introduzione di strumenti, dagli sgravi al 100% fino a 6mila euro per il contratto di rioccupazione alle norme sui contratti di solidarietà, la proroga di sei mesi della cassa per cessazione e l’estensione dei contratti di espansione alle imprese da 100 dipendenti in su che rappresentano, ha sottolineato il ministro Andrea Orlando, una “importante anticipazione” di nuove “forme di flessibilità” verso la pensione di cui bisognerà valutare “gli effetti” in vista della fine della sperimentazione di Quota 100. In arrivo anche un altro stop, fino alla fine di giugno, per le cartelle esattoriali. I giovani saranno al centro dell’attenzione con norme a favore dell’acquisto della prima casa, mentre per le famiglie più in difficoltà arriveranno anche altri 4 mesi di Reddito di emergenza.
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