Come da programma è partito il countdown per la definizione,
approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di
Bilancio 2022. Dopo l’approvazione della nota di
aggiornamento al DEF 2021 e del documento programmatico
di bilancio 2022, sono sempre più chiare le intenzioni del
Governo sull’attuale quadro normativo previsto per gli incentivi
fiscali in edilizia.
Ecobonus, Sismabonus e Bonus casa: le proroghe
Come indicato in entrambi i documenti approvati, la prossima
legge di Bilancio rifinanzierà i fondi previsti per la proroga
degli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici e
per le ristrutturazioni edilizie.
Al fine di favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio
finalizzati ad aumentare l’efficienza energetica e la resilienza
sismica, la Legge di Bilancio 2022 prorogherà il bonus per
ristrutturazioni edilizie (bonus casa), quello per la
riqualificazione energetica (ecobonus), per l’acquisto di mobili ed
elettrodomestici (bonus mobili), per la riduzione del rischio
sismico (sismabonus) e per la riqualificazione delle aree verdi
(bonus verde).
Un vero e proprio déjà vu se pensiamo al documento programmatico
di bilancio 2021 (DPB 2021) per era stato approvato ad ottobre
2020. Anche lo scorso anno il processo di proroga delle detrazioni
fiscali è partito allo stesso modo, fatta esclusione del bonus
facciate. E anche nel DPB 2021 non si parlò inizialmente di proroga
per il superbonus 110%, arrivata prima della pubblicazione in
Gazzetta della Legge di Bilancio 2021 e con la scure
dell’approvazione del Consiglio Europeo.
Il PNRR e la proroga delle detrazioni fiscali
Come ammesso nel nuovo DPB 2022, il Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (PNRR) costituisce un’occasione unica per superare i
notevoli ritardi del Paese e rilanciare la crescita all’indomani
della crisi pandemica. Un’occasione che rappresenta anche una
grande responsabilità per le future generazioni.
Le previsioni di spesa per il 2022 si basano sulla
considerazione che grazie alle misure approvate per questo 2021 e
pur ipotizzando una progressione dell’attività economica più
contenuta negli ultimi tre mesi dell’anno, la previsione di
crescita annuale del PIL è ora pari al 6% rispetto al 4,5% che era
stato previsto dal quadro programmatico del Documento di Economia e
Finanza – Programma di Stabilità 2021 (PdS).
Nella prima metà del 2021 il valore aggiunto dell’industria e
delle costruzioni ha continuato a crescere ad un ritmo
relativamente sostenuto, che nel caso delle costruzioni ha
consentito di oltrepassare ampiamente il livello di prodotto
pre-pandemia e nel caso dell’industria di sfiorare tale
livello.
Ottime notizie anche sul fronte occupazionale. Nel 2021
l’occupazione è prevista crescere lievemente più del PIL per quanto
riguarda le unità di lavoro e le ore lavorate, mentre per gli anni
successivi la previsione sconta una moderata crescita della
produttività. Il numero di occupati secondo l’indagine sulle forze
di lavoro salirebbe al disopra del livello pre-crisi già nel 2022,
per poi registrare una vera e propria espansione nei due anni
seguenti.
Gli impegni e le 3 raccomandazioni dell’UE
Alla luce degli impegni sulle riforme assunti dal Paese con il
PNRR, quest’anno le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione
Europea si concentrano su 3 punti:
- l’invito ad utilizzare pienamente le risorse fornite Recovery
and Resilience Facility (RRF) per finanziare investimenti
aggiuntivi a sostegno della ripresa, senza che ciò spiazzi i
programmi di investimenti pubblici esistenti e cercando di limitare
la crescita della spesa pubblica corrente; - l’invito ad adottare una politica di bilancio “prudente” non
appena le condizioni economiche lo consentiranno, in modo tale da
assicurare una piena sostenibilità della finanza pubblica nel medio
termine; - l’invito a rafforzare la sostenibilità di lungo termine della
finanza pubblica anche attraverso il miglioramento della copertura,
adeguatezza e sostenibilità del sistema di protezione sociale e
sanitaria.
Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di
coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il
rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale. In
particolare, grazie alle risorse messe in campo con la nuova legge
di Bilancio, si potrà attuare la riforma degli ammortizzatori
sociali e un primo stadio della riforma fiscale. Per sostenere gli
investimenti pubblici e privati la legge di Bilancio rifinanzia i
fondi per gli investimenti dello Stato e delle amministrazioni
locali e proroga gli incentivi all’efficientamento energetico degli
edifici e per le ristrutturazioni edilizie.
Tra le raccomandazioni dell’Unione Europea è stata inserita
quella di dare priorità agli investimenti sostenibili e propizi per
la crescita, sostenendo in particolare investimenti a favore della
transizione verde e digitale. E tra queste proprio il rafforzamento
dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la
sicurezza degli edifici.
Le previsioni
Le risorse del PNRR sono importanti e fare previsioni ad ottobre
è molto azzardato. È chiaro che con la il Decreto Legge n. 34/2020
(Decreto Rilancio) e le possibilità generalizzate di sconto in
fattura e cessione del credito, solo a partire da quest’anno molti
bonus fiscali hanno cominciato a produrre effetti
significativi.
Anche lo stesso superbonus ha cominciato a viaggiare a ritmi
sostenuti solo a seguito delle semplificazioni arrivate dal Decreto
Legge n. 77/2021 (Decreto Semplificazioni-bis).
Ad oggi superbonus 110% e bonus facciate 90% rappresentano due
delle più interessanti agevolazioni fiscali che da una parte hanno
davvero risvegliato il mondo dell’edilizia e dall’altra hanno
sensibilmente contribuito a raggiungere gli obiettivi e le
raccomandazioni previste dall’Unione Europea.
Per concludere, è chiaro che si dovranno attendere i contenuti
della Legge che sarà pubblicata in Gazzetta entro fine dicembre
2021, ma è impensabile che il Governo non confermi una nuova
proroga, magari con qualche significativo correttivo.
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