
Usare la tecnologia blockchain per evitare le frodi negli ecobonus? Secondo Paul Renda, CEO di Spartan Tech, è possibile e bisogna investire su questo settore.
Circa la questione Superbonus, Renda crede che «la blockchain e l’intelligenza artificiale evitano le frodi. Non blocchiamo l’edilizia. Il Paese colga la criticità emerse nei controlli per il Superbonus per fare un passo avanti nell’innovazione. Siamo disponibili a raccontare il nostro modello».
Tra i progetti di maggior successo di Spartan Tech, startup milanese specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain, c’è Lifecredit: la piattaforma nativa blockchain per la gestione di ecobonus e superbonus che ha superato i 500 milioni di euro di crediti fiscali contrattualizzati, per un totale di più di 100mila pratiche.
Soluzioni smart
Paul Renda, CEO di Spartan Tech
«Quando abbiamo lanciato Spartan Tech avevamo un progetto: sostenere le PMI nell’avere soluzioni blockchain a prezzi accessibili e abilitare massivamente l’ecosistema italiano all’uso di queste tecnologie di frontiera – afferma Renda. Abbiamo creato una soluzione in blockchain proprio per perimetrare la responsabilità all’interno della filiera e mentre la stavamo sviluppando c’è parso subito chiaro che una così grande mole di dati e di pratiche gestite avrebbe necessitato di un uso di machine learning, intelligenza artificiale, che permettessero di comprendere la qualità delle pratiche e quindi dei crediti».
Blockchain & edilizia. Un esempio concreto
«Grazie a queste soluzioni abbiamo aiutato i nostri clienti nell’individuare le pratiche che contenevano elementi di criticità e analizzarle a fondo in modo da scartarle solo dopo accurate verifiche – continua Renda. Insieme a nostri partner, con l’utilizzo dei droni siamo inoltre in grado in massimo 48 ore di operare verifiche in loco per verificare la conformità edilizia. Le soluzioni ci sono e i costi oggi sono anche ininfluenti rispetto alla mole dei lavori e all’impegno economico per lo Stato».
L’ingresso di Horsa
Spartan Tech a fine gennaio ha annunciato l’ingresso nel capitale di Horsa, realtà ICT italiana attiva nella progettazione, implementazione e gestione di soluzioni IT per le imprese.
L’ingresso nel capitale risulta, di fatto, la prima operazione di investimento in Italia, da parte di un operatore industriale, nel settore della blockchain.
Horsa ha acquisito il 3,4% del capitale con un investimento di 250mila euro (pari a una valorizzazione di 7,5 milioni di euro) mantenendo un’opzione per incrementare la quota acquistata.
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