TU EMETTI E IO TI TASSO – Avete presente l’ecobonus? La risonanza mediatica di “limitatore del danno” nella crisi del mercato auto (il calo del 16,9% del primo trimestre poteva essere peggiore, qui la news) ha messo in secondo piano l’ecotassa 2021. La misura che penalizza le automobili che emettono molta CO2 è però ancora in vigore, dato che è ha effetto dal 2019 e dura 3 anni. Si tratta di una somma aggiuntiva da pagare per le automobili nuove (anche in leasing) immatricolate dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021. L’importo varia a seconda delle emissioni secondo questa progressione:
0 euro fino a 190 g/km
1.100 euro per la fascia 191 – 210 g/km
1.600 euro per la fascia 211 – 240 g/km
2.000 euro per le auto che emettono da 241 a 290 g/km
2.500 euro sopra i 291 g/km
ECOTASSA 2021, QUALCUNA SI SALVA – Queste fasce non sono state sempre così, dato che sono entrate in vigore dal 1° gennaio di quest’anno. Dal 2021, infatti, le emissioni riportate sulla carta di circolazione sono solo quelle calcolate secondo i cicli WLTP, uno standard più severo (e realistico) del precedente NEDC. I valori omologati delle emissioni di CO2 sono quindi aumentati. Questo ha comportato una rimodulazione delle fasce: negli anni passati esse erano infatti da 161 a 175, da 176 a 200, da 201 a 250 e sopra i 250 g/km. Questa rimodulazione ha consentito alle Giulia con il 2.000 benzina da 280 CV, per esempio, di non subire più in questo balzello. Il pagamento dell’ecotassa va fatto, contestualmente all’acquisto, con un modello “F24 versamenti con elementi identificativi”; il codice tributo è 3500.
LA CONTROVERSIA DELLE IMPORTAZIONI – Chiudiamo con una questione che desta più di un’incertezza: le automobili usate acquistate all’estero e immatricolate in Italia. Sappiamo che le automobili immatricolate in paesi stranieri vengono considerate “nuove” se reimmatricolate in Italia entro i 6 mesi. Ma se si reimmatricola in Italia una vettura immatricolata all’estero più di 6 mesi prima occorre pagare l’ecotassa, dato che si tratta di un veicolo considerato usato? Il parere dell’Agenzia delle Entrate sembra lasciare pochi dubbi: se si reimmatricola il veicolo in Italia entro la validità dell’ecotassa, quest’ultima dovrà essere corrisposta. Lo scopo è infatti quello di disincentivare le automobili ad alte emissioni in Italia e quindi si applica anche a quelle usate che arrivano dall’estero (comma 1043 delle legge 145/2018).
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