Proroghe certe, proroghe con vincoli, aliquote ridotte e tetti di spesa ribassati. C’è un po’ di tutto nella bozza della manovra che riguarda i lavori sulla casa. Ad essere i più penalizzati al momento sono bonus facciate e bonus mobili per il quale dal prossimo anno si riduce a meno di un terzo il tetto di spesa rispetto a quello attuale. Va meglio invece al bonus verde, confermato fino al 2024 . Ecco tutte le nuove scadenze
Superbonus con regole incerte
Per la detrazione del 110% il testo della manovra prevede che per gli interventi effettuati dalle persone fisiche per i quali, alla data del 30 settembre 2021 sia stata presentata la CILA o le pratiche per demolizione e ricostruzione la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Più sotto si dice però che l’agevolazione a fine 2022 riguarda solo le prime case e chi possiede un Isee al di sotto dei 25.000 euro, senza però far cenno alle villette. Non è dunque chiaro come andrà applicata la norma.
Per gli interventi effettuati dai condomini e dalle villette plurifamiliari (comprese quelle di un solo proprietario), invece, il testo è più chiaro: la detrazione spetta al 110 per cento fino al il 31 dicembre 2023, per scendere poi al 70 per cento nel 2024 e al 65 per cento nel 2025. Per gli altri soggetti Onlus, Iacp e cooperative, per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.
Nuovi prezzari
Sempre in riferimento al Superbonus, poi, compare un nuovo tetto di spesa da considerare ai fini dell’asseverazione dei costi. Previsto infatti che occorrerà tener conto anche dei valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Bonus facciate ristretto
Per quel che riguarda il bonus facciate, altrimenti destinato a scomparire a fine 2021, la manovra prevede la proroga di un anno ma con aliquota ridotta di un terzo. Possibili infatti usufruirne anche per le spese del 2022 ma con detrazione al 60 per cento contro l’attuale 90 per cento.
Ristrutturazioni al 50 per cento fino al 2024
Ancora tre anni di aliquota al 50 per cento, invece, per le ristrutturazioni. L’aliquota più elevata rispetto a quella ordinaria del 36 per cento è destinata a restare in vigore fino al 2024. Stessa scadenza per il bonus verde. Tre anni in più anche per l’ecobonus con le aliquote che vanno dal 50 per cento all’80 per cento a seconda della tipologia di lavori.
Bonus mobili con spese ridotte
Conferma ma tetto di spesa ribassato, infine, per il bonus mobili. La detrazione per gli arredi riconosciuta per chi ha in corso la detrazione per ristrutturazione, infatti, nell 2022 sarà applicabile solo un un importo di spesa di 5.000 euro, meno di un terzo rispetto ai 16.000 euro previsti di qui fino a fine anno.
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