Edilizia al collasso. Rischio stop per quasi tutti i cantieri relativi al superbonus. Circa duecento quelli in corso a Firenze (sono migliaia quelli in Toscana). Non è un problema solo per chi deve ancore richiedere (e ottenere) il cosiddetto 110%, ma soprattutto per chi lo aveva già richiesto e ottenuto, anche se i cantieri sono già partiti.
Il blocco è dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime (+ 130% acciaio, + 40% polietileni, + 17% rame, + 34% petrolio) e alla sempre crescente difficoltà delle imprese di costruzione a reperirle. La conseguenza è chiara: impossibile proseguire le attività dei cantieri, sospensione dei lavori per difficoltà di approvvigionamento dei materiali a costi sostenibili. Lo dice senza giri di parole Pierluigi Banchetti, presidente di Ance Firenze (Associazione Nazionale Costruttori Edili): «Sono a rischio stop decine di cantieri edili in tutta Firenze, quelli in apertura è probabile che non partiranno, quelli già partiti rischiano lo stop, quelli in fase di progettazione rischiano di non vedere la luce”. E così addio superbonus, con buona pace degli inquilini che rischiano di veder sfumare la detrazione del 110% che si applica alle spese documentate per migliorare l’efficientamento energetico o sismico degli immobili».
Ma per fronteggiare il rischio collasso, la Regione è pronta ad aggiornare il prezzario dei lavori pubblici che inciderà anche non sui cantieri privati in corso ma su quelli che dovranno venire. «La Regione Toscana — spiega l’assessore all’edilizia Stefano Ciuoffo — aggiornerà il prezzario regionale uscito a gennaio entro il prossimo 31 luglio rispondendo così alle sollecitazioni provenienti dalle imprese edili che rischiavano di doversi bloccare in quanto i costi dei materiali oggi sono molto aumentati rispetto all’inizio dell’anno. Dal momento che il prezzario è il parametro di riferimento che seguono le stazioni appaltanti per i lavori pubblici e le imprese edili private per la computazione e l’asseverazione di congruità dei costi massimi sugli interventi che richiedano l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici (superbonus 110%), lavorare oggi dovendosi attenere ai prezzi di sei mesi fa è ormai anti-economico. Con l’impennata di tutti i costi adesso sarebbe impossibile per tutti rispettare preventivi e computi metrici di spesa stilati quando costo energia e materie prime erano molto più bassi. Con l’aggiornamento che uscirà nel giro di qualche settimana potranno essere contabilizzati lavori con incrementi fino al 20% a seconda delle tipologie».
Un tema, quello del blocco dei cantieri edili, di cui si è discusso ieri pomeriggio al seminario «Cosa sta succedendo nei prezzi in edilizia?» organizzato dal Collegio degli Ingegneri della Toscana. Tra i presenti il professor Fabrizio Battisti del dipartimento di Architettura dell’Università: «A causa dell’aumento dei costi, la proiezione è che da qui a gennaio 2023 nell’80% del territorio toscano non ci sarà convenienza a rigenerare gli immobili».
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16 giugno 2022 | 06:54
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Source: corrierefiorentino.corriere.it
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