Il doppio allarme dei costruttori non accenna a diminuire. Se il bonus facciate al 90% non sarà riconfermato dalla legge di bilancio la cui discussione finale dovrebbe avvenire in settimana, il mercato dell’edilizia rischia una bruttissima frenata. Del resto, questo incentivo, assieme a quello delle ristrutturazioni al 50%, ha determinato una grande rimessa in moto del comparto. Così come il superecobonus al 110%, riconfermato al 2023 ma solo per condomini e abitazioni popolari. Esclusa un’ampia fascia di mercato, quello delle case unifamiliari, una “discriminazione” incomprensibile, per gli addetti ai lavori, anche perché l’agevolazione è indirizzata alla riqualificazione energetica di tutti gli edifici, per vivere meglio e impattare meno sull’ambiente.
Il Lazio è, dopo la Lombardia, la regione in cui la spesa per il 110% è maggiore, secondo i dati risalenti ad agosto di Enea e Ance, l’associazione nazionale costruttori: circa 560 milioni di euro, a fronte di 3704 interventi.
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