Per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sia a livello nazionale che europeo, sarà fondamentale coinvolgere le 25 milioni di PMI dell’Ue, che rappresentano il 99% delle imprese totali e garantiscono l’occupazione a 97 milioni di addetti. Strumento chiave la diagnosi energetica,
che vede l’Italia ai primissimi posti in Europa: infatti, è stato calcolato che le probabilità di investire in efficienza aumentino di una volta e mezza nelle imprese che eseguono un audit energetico, È quanto hanno evidenziato gli esperti ENEA nel corso del webinar “L’Italia incontra la IEA – Efficienza energetica negli edifici”, il primo dei quattro eventi organizzati dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi, in collaborazione con ENEA.
Gli esperti ENEA hanno analizzato strumenti e incentivi a disposizione di PMI e PA per la transizione e l’efficienza energetica, a iniziare dal Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE) che, con una dote di 185 milioni di euro, sostiene imprese, amministrazioni pubbliche ed ESCO (Energy Service Company) nella realizzazione di interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica. L’approfondimento ha riguardato anche strumenti di primo piano per l’incentivazione dell’efficienza energetica come le detrazioni fiscali (Ecobonus), i certificati bianchi e il conto termico.
Per fornire supporto agli Stati membri e alle istituzioni europee nello sviluppo di programmi di promozione dell’efficienza energetica e della sostenibilità nelle PMI, a partire dalle diagnosi energetiche, l’ENEA coordina otto agenzie nazionali per l’energia dell’area europea impegnate nel progetto LEAP4SME. Inoltre, per favorire l’innovazione delle imprese, l’ENEA ha lanciato il Knowledge Exchange Program (KEP) con partnership, percorsi di affiancamento e supporto e soluzioni su misura finalizzati al rafforzamento della crescita e della competitività.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.