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Energia, bonus e incentivi auto. Le misure da 8 miliardi – La Repubblica – NEWS110

ROMA – Un decreto da quasi 8 miliardi, di cui circa 6 per alleviare il caro-energia di famiglie e imprese. E un secondo decreto per allentare, da una parte, i vincoli sui bonus edilizi, concedendo fino a tre cessioni del credito. E dall’altra inasprire il contrasto alle frodi, con il bollino tracciabile del credito e il carcere per i professionisti che certificano il falso.

Il doppio intervento serve a dare una spinta all’economia che “riprende spedita nel secondo trimestre”, dice il premier Draghi. “E senza fare altri scostamenti, anzi usando il minor deficit tendenziale rispetto all’obiettivo del 5,6% per il 2022 che non vogliamo superare”, spiega il ministro dell’Economia Daniele Franco. I conti insomma vanno meglio del previsto e “i tagli al bilancio del ministero dell’Economia”, fatti a copertura di questo decreto bollette, “saranno recuperati in aprile in sede di Def”, il Documento di economia e finanza.

Nel frattempo Draghi si augura che “i grandi produttori italiani di energia condividano con la popolazione italiana il peso dei rincari”, ovvero gli extra profitti maturati. “Come? Ci stiamo riflettendo”. Le misure anti-rincari “vanno per 2,6-2,7 miliardi alle famiglie e 2,8-2,9 miliardi alle imprese”, spiega Franco. Impattano sul secondo trimestre (aprile-giugno) sulla falsariga di quanto messo in campo nel primo. Con una novità: il sostegno anche a mille aziende gasivore, oltre a 4 mila energivore.

Nel decreto ci sono anche misure strutturali per aumentare la produzione italiana di gas – “ma no a nuove trivellazioni”, dice il ministro Cingolani (Mite) – incrementare lo stoccaggio, diffondere ovunque il fotovoltaico, incentivare il biodinamico. Nascono poi due fondi per sostenere i settori di auto e microprocessori, conferma il ministro Giorgetti (Mise). Parte infine l’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici, col fascicolo elettronico, caro al ministro Brunetta (Pa).

Le bollette
Quasi 6 miliardi per raffreddare gli aumenti di luce e gas

Il governo gioca d’anticipo contro il rincaro delle bollette di luce e gas: dopo i 5,5 miliardi del primo trimestre 2022, stanzia una cifra per il secondo trimestre ( da aprile a giugno) che dovrebbe essere leggermente superiore, tra i 5,5 e i 6 miliardi. Le misure ricalcano quelle già adottate: 590 milioni vanno a ridurre al 5% l’Iva sul gas, 3 miliardi ad azzerare gli oneri di sistema per l’elettricità, sia per gli utenti domestici sia per le imprese piccole e grandi, 480 milioni a tagliare gli oneri sul gas. Circa 3,5 milioni di famiglie con Isee di circa 8000 euro (o 20 mila euro, per i nuclei numerosi) beneficeranno poi del rafforzamento del bonus sociale, grazie a uno stanziamento di 500 milioni. Viene rinnovato, con 700 milioni, il credito di imposta in favore delle imprese energivore. Inoltre, questa la novità, arriva un contributo straordinario, come credito d’imposta, per circa 1.000 aziende gasivore, con uno stanziamento di altri 500 milioni.

La produzione
Spinta ai pannelli solari sugli edifici. Più gas nazionale e biocarburanti

Il decreto bollette prevede anche interventi strutturali, spiega il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. A partire dal modulo unico semplificato per diffondere ovunque gli impianti rinnovabili sino a 200 megawattora, soprattutto fotovoltaici: “Superfici degli edifici pubblici e privati, tetti, capannoni, stalle”. Nasce un fondo da 267 milioni per aiutare le pmi nella produzione di rinnovabili per autoconsumo. Si semplificano le procedure per gli impianti geotermici con una potenza sotto i 2 megawattora. Si aumenta di 2 miliardi di metri cubi all’anno la produzione di gas nazionale: “Così arriviamo a 5”. Ma senza nuove trivellazioni, sfruttando i giacimenti esistenti (Canale di Sicilia, Marche, Ravenna). Questo gas sarà poi distribuito alle aziende a prezzi vantaggiosi. Si incrementa la capacità di stoccaggio del gas dall’83-84% attuale al 90%, “per avere riserve quasi sempre piene”. E si incentivano i biocarburanti che consentono di abbattere la CO2 dal 60 al 90% e sono compatibili anche con i motori termici.

L’automobile
Un fondo da un miliardo l’anno. Sconti per chi acquista “verde”

Per la riconversione dell’automotive e per il finanziamento di nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti, elettrici o ibridi, nasce un fondo che varrà un miliardo l’anno per otto anni, dal 2023 al 2030. Già quest’anno il fondo dovrebbe essere finanziato – ma le cifre sono in via di definizione – con circa 800 milioni di euro: un decreto deciderà come ripartire le risorse e a quali veicoli destinare gli incentivi. Per far fronte alla carenza di microchip con cui fa i conti il settore auto e per ridurre la dipendenza dalla Cina, viene creato anche un fondo per promuovere la ricerca e sviluppo sui microprocessori, la riconversione dei siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti in Italia: quest’anno dovrebbero essere stanziati circa 150 milioni, che potrebbero salire a 600 milioni l’anno dal 2022 al 2030. Arrivano poi altri 100 milioni per fronteggiare nei primi sei mesi di quest’anno gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione.

L’edilizia
I crediti fiscali tornano cedibili. Tutele ai lavoratori dei cantieri

Tornano le cessioni plurime dei crediti maturati con i bonus edilizi, ma solo dal primo maggio e mai più di tre dall’unica cessione attuale, dopo la stretta del 27 gennaio. Il credito sarà bollinato per la tracciabilità, avrà un “codice identificativo univoco” che lo accompagnerà in tutti i passaggi. Non potrà essere ceduto in modo parziale, solo per intero. E le due ulteriori cessioni dopo la prima solo tra banche, intermediari finanziari e assicurazioni iscritti all’albo o tra “società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo”. Il tecnico abilitato che assevera il falso o attesta falsamente la congruità delle spese rischia la reclusione da due a cinque anni e una multa da 50 mila a 100 mila euro (pene aumentate se puntava a un “ingiusto profitto per sé”). I crediti fiscali sequestrati dalla magistratura potranno essere usati dai cessionari senza conteggiare il tempo del sequestro. Viene poi introdotta un’importante norma dal ministro del Lavoro Andrea Orlando: bonus edilizi concessi solo ai cantieri che applicano il contratto nazionale dell’edilizia.

La sanità
Arrivano i sostegni per le famiglie di medici e operatori vittime del Covid

Viene sbloccato e rafforzato il fondo per i familiari di medici e operatori sanitari morti a causa del Covid. Si tratta di 15 milioni nel 2022 (lo stanziamento iniziale era di 10 milioni nel 2020) da ripartire con criteri da definire e da destinare al coniuge e ai figli o, in mancanza, ai genitori della vittima. Del fondo non beneficeranno i parenti degli assistenti sociali. Per il contrasto alla pandemia arrivano 400 milioni per le Regioni, anche per far fronte all’aumento della bolletta energetica delle strutture sanitarie. Viene autorizzata la spesa, da parte del commissario Francesco Paolo Figliuolo, di 250 milioni per l’acquisto di farmaci antivirali per il Covid. Il decreto stanzia per i Comuni 300 milioni per poter assicurare “la continuità dei servizi” e far fronte a spese in aumento come quelle per l’illuminazione pubblica e 50 milioni per compensarli del mancato incasso dell’imposta di soggiorno e del contributo di sbarco. C’è poi un credito d’imposta da 290 milioni in due anni per le imprese del Sud che investono in efficienza energetica e rinnovabili.

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