Roma, 26 ago. (Adnkronos) – “Apprendiamo che di fronte all’esplosione dei prezzi del gas, e alle conseguenti difficoltà di famiglie e imprese, alcune forze politiche adesso reagiscono invocando uno scostamento di bilancio che, con il gettito di una vera tassa sugli extraprofitti, è in grado di mettere in campo risorse davvero all’altezza delle attuali urgenze. Peccato che il M5S già a partire dalla fine della sessione di bilancio dell’anno scorso, ovvero già a partire dal dicembre 2021, quindi 8 mesi fa, avesse chiesto uno scostamento di bilancio per contrastare tempestivamente ed efficacemente gli effetti dei rincari dell’energia: le avvisaglie di un’escalation dei prezzi, del resto, già allora erano cristalline, Che leader come Calenda e Giorgetti se ne accorgano adesso fa un po’ sorridere, per usare un eufemismo”. Lo comunica in una nota Daniele Pesco (M5S), presidente della Commissione bilancio del Senato.
“Così come è da inizio anno che il M5s, con il presidente Conte che oggi giustamente lo ha ribadito, ha spinto per l’introduzione di una tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche che potesse portare nuovo gettito per aiutare famiglie e imprese. Tassazione però naufragata – spiega – contro l’errata scrittura della norma da parte del ministero dell’economia, che di fatto ha creato un buco di 9 miliardi nelle aspettative di gettito. Il momento, inoltre, rende più che mai importante un altro passaggio del nostro programma, ovvero la stabilizzazione pluriennale del Superbonus e della cedibilità dei crediti d’imposta, visti i risparmi energetici e quindi in bolletta già conseguiti dai beneficiari e certificati da osservatori come Enea e Nomisma”.
“Anche sul tetto interno al prezzo del gas, su cui le altre forze politiche in questi giorni rilanciano a più non posso, ma tardivamente, il M5S aveva avanzato proposte e richieste di impegno al Governo in una mozione al Senato addirittura del 17 marzo scorso, quindi più di 5 mesi fa, per sganciare la formazione del prezzo del gas dal mercato olandese TTF. Noi andiamo avanti con convinzione e oltre alle proposte del programma elettorale cercheremo di sfruttare fino all’ultimo anche i decreti di questo Governo, a partire dal Dl aiuti bis. In quella sede presenteremo proposte emendative per tutelare le famiglie sovraindebitate, aumentando da 750 a 1.000 euro la quota di impignorabilità delle pensioni. Questa misura si aggancia alle altre nostre proposte del programma sui mutui e gli affitti salva-casa, sempre a favore dei sovraindebitati”, conclude Pesco.
Source: ilsannioquotidiano.it
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