Come prevedibile, sta facendo molto discutere la
nota inviata da ANAC ai Ministeri dell’Economia e delle
Infrastrutture in cui, dopo mesi di dubbi e proposte, spazzando via
ogni discussione ha chiesto la disapplicazione della Legge n.
49/2023 sull’equo compenso relativamente ai servizi di architettura
e di ingegneria.
In particolare, ANAC, con un chiaro riferimento alla sentenza del TAR Veneto
3 aprile 2024, n. 632, “ritiene utile considerare che la
concorrenza sul prezzo, in ogni sua componente, rappresenta un
elemento essenziale per il corretto dispiegarsi delle dinamiche
concorrenziali delle gare pubbliche e che l’eventuale limitazione
alle sole spese generali o all’elemento qualitativo rischierebbe di
introdurre di fatto una barriera all’ingresso per gli operatori,
più giovani, meno strutturati e di minore esperienza”.
Inarsind non ci sta
Secondo Inarsind “Si tratterebbe dell’ennesima giravolta che
viene fatta sull’argomento, che lascia l’intero settore
nell’incertezza di una risposta chiara e
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