Il percorso che porterà all’adozione del decreto
correttivo del Codice dei Contratti
Pubblici si arricchisce di una nuova tappa: si è svolta
presso il MIT la riunione di “chiusura” della consultazione
pubblica sul d.Lgs. n. 36/2023, alla quale sono stati
invitati oltre 70 tra rappresentanti di associazioni di settore,
enti, sindacati e stakeholders e che hanno potuto presentare le
proprie proposte di modifica e integrazione sulla base di un format
fornito proprio dal Ministero.
Correttivi al Codice Appalti: garantire equo compenso
Prossimo passo da affrontare, sarà la redazione dello schema di
decreto legislativo che nelle prossime settimane dovrà essere
portato all’esame preliminare del Consiglio dei Ministri per essere
successivamente sottoposto al parere dal Consiglio di Stato, della
Conferenza unificata e delle Camere.
Al tavolo tecnico ha preso parte anche Fondazione Inarcassa, che
ha ribadito la propria posizione sul valore dell’equo compenso nel
Codice Appalti 2023. Il presidente, Ing.
Andrea De Maio, ha evidenziato proprio come il
principio dell’equo compenso sia indubbiamente
quello di maggiore interesse per la Fondazione: “come punto
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