![Equo compenso: il Consiglio di Stato sulla non ribassabilità dei corrispettivi professionali](https://www.news110.it/wp-content/uploads/2025/02/equo-compenso-il-consiglio-di-stato-sulla-non-ribassabilita-dei-corrispettivi-professionali.jpg)
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Nell’ambito di appalti di servizi di ingegneria e
architettura, se il Codice dei contratti pubblici si
preoccupa di determinare la “base d’asta”, naturalmente soggetta a
ribassi, esposta a criteri valutativi incentrati sul meccanismo del
miglior rapporto “qualità/prezzo”, la legge sull’equo
compenso mira a stabilire un importo minimo non
derogabile.
In tale contesto, è dunque condivisibile l’assunto, confermato
nella relazione allo Schema del correttivo al Codice dei contratti
secondo cui “nella materia dei contratti pubblici non si
applica la disciplina in materia di ‘equo compenso delle
prestazioni professionali’ di cui alla legge 21 aprile 2023, n.
49, vigendo la suesposta disciplina speciale”.
Attenzione però: sebbene la legge n. 49 del 2023 non trovi
diretta applicazione nell’ambito delle procedure di affidamento dei
contratti pubblici, nulla vieta che la stazione appaltante possa,
nell’esercizio della propria discrezionalità ed entro termini
ragionevoli, prevedere clausole di non
ribassabilità del corrispettivo a fini di tutela dell’equo
compenso professionale.
Equo compenso: il Consiglio di Stato sulla non ribassabilità
dei corrispettivi professionali
Ad affermarlo è il Consiglio di Stato,
nell’ormai
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