Per qualcuno il problema non esiste. Per qualcun altro, invece,
la recente delibera n. 101/2024 dell’ANAC ha evidenziato un
bug nel coordinamento tra la Legge 21 aprile
2023, n. 49, che ha introdotto l’equo compenso anche nei
rapporti con la pubblica amministrazione, e il D.Lgs. n. 36/2023,
che per i servizi di ingegneria e architettura prevede come criteri
di aggiudicazione il minori prezzo (per importi inferiori a 140.000
euro) e l’offerta economicamente più vantaggiosa (per importi
superiori a 140.000 euro).
Contraddizioni normative: cosa deve fare la stazione
appaltante?
Due norme apparentemente (o visibilmente) in contraddizione tra
loro e sulle quali la stessa Autorità Nazionale Anticorruzione
(ANAC) ha avanzato i suoi dubbi:
Soprattutto con quest’ultima delibera, considerati i dubbi
normativi, l’ANAC ha confermato l’operato della stazione appaltante
che non ha escluso gli operatori che avevano formulato un ribasso
incompatibile con la Legge n. 49/2023.
Su questa problematica è stata presentata alla Camera dei
Deputati in
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