“Apprezziamo che le stazioni
appaltanti e i RUP stiano applicando l’Equo compenso senza che stia
determinando criticità nel settore. La strada è ormai tracciata ed
il nostro auspicio è che venga ampliata la platea della sua
applicazione per favorire, nell’interesse generale, la qualità
delle Opere pubbliche. Auspicio che è rivolto a quelle stazioni
appaltanti che ancora non si attengono alla nuova
disciplina.”
A spiegarlo è Massimo Crusi, Presidente del
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e
Conservatori (CNAPPC) commentando i dati dell’ONSAI, l’Osservatorio
Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria realizzata in
collaborazione con il Cresme.
Osservatorio appalti pubblici: equo compenso applicato
correttamente
Secondo l’analisi dell’Osservatorio, volta a misurare
l’applicazione dell’equo compenso in relazione ai bandi dei settori
Ordinari, indetti tra il 1° luglio 2023 e il 12 marzo
2024, per l’affidamento di servizi di
progettazione (fattibilità tecnica ed economica,
definitiva ed esecutiva), direzione lavori, coordinamento per la
sicurezza e collaudo di importo superiore a 200mila euro mediante
procedure aperte, ha evidenziato:
- l’applicazione delle norme sull’equo compenso nel 34% delle
gare (94
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