

La disciplina dell’equo compenso, introdotta
con la legge
n. 49/2023, non si applica agli importi
spettanti per l’affidamento di servizi tecnici negli
appalti pubblici. Per questi, infatti, il riferimento normativo
resta il d.lgs. n.
36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici). Questo
principio è stato recentemente ribadito dal Consiglio di
Stato in due sentenze (n.
594 del 27 gennaio 2025 e n.
844 del 3 febbraio 2025), che hanno confermato
l’autosufficienza della disciplina del Codice Appalti in materia di
corrispettivi professionali.
Equo compenso e servizi tecnici negli appalti pubblici
Secondo Palazzo Spada, quindi, il Codice dei Contratti
Pubblici disciplina in modo completo e
autonomo la determinazione dei compensi per gli
affidamenti di servizi di architettura e
ingegneria. Di conseguenza, le regole previste dalla legge
n. 49/2023 non possono essere invocate per
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.