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Esclusione operatore: no a clausole illogiche e immotivate

Esclusione operatore: no a clausole illogiche e immotivate

Le previsioni di un bando di gara sono
espressione dell’ampia discrezionalità di cui gode
l’amministrazione per la concreta cura e per l’effettivo
perseguimento dell’interesse pubblico assegnatole dalla legge, per
cui le scelte operate nell’individuazione dei requisiti di
partecipazione o sul criterio di aggiudicazione attengono al merito
dell’azione amministrativa e sfuggono al sindacato di legittimità
del giudice amministrativo, salva la loro palese
arbitrarietà, illogicità, irragionevolezza ed
irrazionalità
in rapporto al fine che intende
concretamente perseguire l’amministrazione.

Cause da esclusione: no a criteri illogici e immotivati

No quindi all’esclusione di un operatore da una
graduatoria, quando il criterio utilizzato sia illogico e non
consequenziale all’obiettivo perseguito della SA, trattandosi di
una violazione dell’art. 83, comma 8 del d.lgs. n. 50/2016 (Codice
dei Contratti Pubblici), relativo alla tassatività delle
cause da esclusione
.

A chiarirlo è il TAR Campania con la
sentenza del 25
giugno 2024, n. 3957
, accogliendo il ricorso di un OE,
escluso da una procedura aperta per la conclusione di
…continua a leggere

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