È possibile richiedere le detrazioni fiscali previste per le
ristrutturazioni edilizie (c.d. “Bonus
Casa 50%”) per interventi su un immobile accatastato come
fabbricato rurale, ma che al termine dei lavori sarà utilizzato
come abitazione? Si tratta di un interessante quesito posto a
Fisco Oggi in relazione alla possibilità di
usufruire delle detrazioni previste dall’art. 16-bis del TUIR
anche per fabbricati non residenziali alla data di inizio
lavori.
Bonus Casa: per quali interventi spetta?
Ci riferiamo alle agevolazioni introdotte dall’art. 16-bis,
comma 1 del TUIR, che prevede una detrazione IRPEF pari al 36%
delle spese documentate fino a 48mila euro (che l’art. 16, comma 1,
del D.L. n. 63/2013, ha elevato fino al 31 dicembre
2024 al 50% su un massimale di 96mila euro) per unità
immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei
contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo
idoneo, l’immobile sul quale sono effettuate le seguenti tipologie
di interventi:
- a) di cui alle lett. a) b), c) e d) dell’articolo 3 del d.P.R.
n. 380/2001
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