AGI – Fine degli incentivi e crisi dei microchip affossano il mercato dell’auto. Ad agosto le immatricolazioni hanno registrato un nuovo drastico calo del 27,3% (64.689 unità) dopo la riduzione di luglio (-19,4%). Resta comunque positivo il saldo sui primi otto mesi. Nel complesso, sono state immatricolate 1.060.182 vetture, il 30,9% in più rispetto alle 809.978 vendute nel corrispondente periodo del 2020.
Stellantis ha immatricolato ad agosto 21.636 autoveicoli, il 36,3% in meno rispetto ai 33.961 venduti nello stesso mese dell’anno scorso. Negli otto mesi, le immatricolazioni sono 412.580, il 31,3% in più rispetto alle 314.329 registrate nel corrispondente periodo del 2020.
Gli esperti del settore indicano prospettive fosche: secondo l’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), la situazione del mercato dell’auto nei prossimi mesi “non può che peggiorare visto il rapido esaurimento dell’ecobonuscon cui rimangono inutilizzabili anche i fondi complementari stanziati per finanziare l’extrabonus.
Per Federauto, la Federazione dei concessionari auto, il brusco calo di agosto dimostra le enormi difficoltà che attraversa il settore, soprattutto a causa della carenza dei componenti elettronici. Inoltre, i fondi non riusciranno a coprire gli acquisti fino al 31 dicembre, riproponendo il problema delle misure stop and go e gli inevitabili effetti regressivi sul mercato.
Il Centro studi Promotor parla di “una tempesta perfetta” prodotta dall’esaurirsi dello stanziamento per l’ecobonus, l’inutizzabilità dell’extrabonus e la mancanza di microchip. La situazione del mercato dell’auto appare “decisamente peggiore di quella del contesto economico italiano” e “la ripresa nel 2021 per l’auto è decisamente più lenta”. “Il pasticcio sugli incentivi alle auto elettriche e dintorni – fa notare Promotor – rischia di compromettere il lavoro fatto per vincere le resistenze della gente verso la transizione ecologica”
Di fronte a tale situazione l’Unrae chiede l’immediato rifinanziamento dell’Ecobonus per le fasce 0-20 e 21-60 g/Km CO2 attraverso un qualsiasi veicolo normativo disponibile in tempi brevi, oppure, in via emergenziale, con un trasferimento parziale nell’Ecobonus delle risorse ferme nell’Extrabonus.
Il Centro studi Promotor ritiene indispensabile rifinanziare immediatamente gli ecobonus per le auto verdi e gli incentivi per le auto da 61 a 135 gr/km di CO2 e utilizzare poi la Legge di Bilancio 2022 per creare le premesse di una politica per l’auto che dia una concreta prospettiva alla transizione verso l’auto elettrica.
Federauto sostiene che è necessario trovare una soluzione rapida per rifinanziare il fondo Ecobonus, nonché proseguire nelle politiche di incentivazione volte al rinnovo del parco circolante auto più vetusto e inquinante in un orizzonte temporale medio-lungo e rivedere il termine dei 180 giorni per completare le prenotazioni in corso, unitamente a una sostanziale riforma della fiscalità dell’auto.
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