La Redazione, sempre attenta alle esigenze dei suoi Lettori, vuole segnalare l’ultima importante iniziativa che riguarda il settore automobilistico.
In particolar modo, l’attenzione è rivolta ai modelli nuovi a emissioni inquinanti ridotte.
Una bella notizia per chi ha il desiderio di sostituire la propria vettura magari con una nuova auto elettrica, ibrida o termica.
Sono molte le Regioni italiane che si stanno adoperando per mettere in campo bonus ed incentivi per l’acquisto delle auto elettriche. Questa iniziativa, però, al momento non è per tutti gli automobilisti.
Difatti, oggi parliamo esclusivamente del bando della Regione Veneto e rivolto ai suoi residenti.
Fino a 8.000 per chi vuole cambiare l’auto, ecco dove e come richiedere questi incredibili incentivi statali
L’iniziativa prevede un bonus cumulabile con l’Ecobonus statale e si può ottenere con la rottamazione di un’auto a benzina fino a Euro 4, a gas (metano, anche monofuel, o Gpl), e diesel fino a Euro 5.
Inoltre, potranno richiedere il contribuito i resistenti che hanno un reddito imponibile non superiore a 75.000 euro.
I contributi si dividono in questo modo:
a) chi acquista una vettura elettrica può usufruire di un importo massimo di 8.000 euro. Inoltre, è cumulabile con l’Ecobonus statale, fino a raggiungere ben 18.000 euro di sconto;
b) Sono previsti 6.000 euro di incentivi per le auto ibride;
c) 5.000 euro per le vetture bifuel metano e gas;
d) 4.000 euro per le auto con motorizzazione termica.
Per qualunque modello scelto, le emissioni di ossidi di azoto (NOx) dovranno essere inferiori o uguali a 0,12 e CO2 tra 110 e 145 g/km. Il contributo, infatti, sarà diviso tra due distinte fasce di emissione: CO2 ≤ 110 e CO2 tra 110 e 145.
C’è tempo fino al 15 giugno alle ore 12 per presentare domanda. Per tutte le informazioni utili, consultare il bando ufficiale, disponibile qui.
Se “Fino a 8.000 per chi vuole cambiare l’auto, ecco dove e come richiedere questi incredibili incentivi statali” è stato utile, si propone anche “Chi vuole risparmiare sulla spesa senza rinunciare alla qualità deve ricordarsi sempre questa regola”.
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