L’attuale normativa edilizia, il d.P.R. n. 380/2001, definisce
puntualmente il sistema sanzionatorio applicabile nel caso di
interventi e immobili non conformi e consente, in alcuni casi,
l’applicazione di una sanzione pecuniaria alternativa alla
demolizione (fiscalizzazione dell’abuso edilizio).
Indice degli argomenti
In questo approfondimento proveremo a definire in che modo e con
quali effetti è possibile evitare la demolizione pagando una
sanzione.
La gestione delle difformità e le sanzioni
Entrando nel dettaglio, la Parte I, Titolo IV (Vigilanza
sull’attività urbanistico-edilizia, responsabilità e sanzioni),
Capo II (sanzioni), definisce le difformità edilizie e sulla base
della loro gravita le suddivide in interventi:
- eseguiti in assenza di concessione, in totale difformità o con
variazioni essenziali; - di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di
costruire o in totale difformità; - eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire;
- abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti
pubblici; - eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione
certificata di inizio attività; - eseguiti in base a permesso di costruire annullato.
Cominciamo con un chiarimento
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