
Ecobonus per un miliardo e un fondo per la transizione “non traumatica” nei piani del governo. Secondo Gilberto Pichetto, viceministro allo Sviluppo Economico, intervenuto in differita al #ForumAutomotive, la transizione rischia di essere “un cambiamento violento che potrebbe causare danni sociali pesanti“.
PER PICHETTO FIT FOR 55 È TROPPO RISCHIOSO
Il cruccio del governo riguarda principalmente i sui paletti del programma Fit for 55, che fissa proposte legislative per il raggiungimento del green deal. Anche perché, ha precisato Pichetto, l’Europa è responsabile solo dell’8% delle emissioni globali.
Il viceministro guarda al piano per ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, con l’obiettivo ambizioso di diventare il primo Continente a zero emissioni entro il 2050, con cautela.
“Il cambiamento di pelle in tempi stretti richiede un accompagnamento, tutte le “espulsioni” devono essere compensate con una riconversione produttiva, questa è la vera sfida“, spiega Pichetto.
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LA LEGGE DI BILANCIO DEVE ACCOMPAGNARE LA TRANSIZIONE
Cosa fare quindi per “accompagnare il cambiamento del comparto“? La legge di bilancio dovrà lasciare spazio all’automotive in quanto “settore strategico“, che impiega migliaia di lavoratori.
Il governo ha quindi previsto di mantenere gli incentivi ed ecobonus, con uno stanziamento di un miliardo. Ma soprattutto, sottolinea, è “necessario un fondo per la transizione dedicato, che non può essere costituito dagli strumenti ordinari che abbiamo a disposizione. Dobbiamo, inoltre, tenere presente che non è detto che nascano altre forme di alimentazione nei prossimi 14 anni”.
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INCENTIVI, MERCATO, DISTRIBUZIONE: LA TRIADE PER LA TRANSIZIONE
“Oltre al tavolo per gli incentivi, c’è quello per il mercato, e un terzo tavolo da condividere, che riguarderà la distribuzione – ha chiarito Pichetto – Non riguarda solo il mio dicastero, ma i tre direttamente interessati, che devono collaborare. E la volontà per farlo c’è, perché tutti vogliono contribuire a risolvere il problema”.
E sul caos generato dalla scarsa durata degli aiuti: “Causate da stime effettuate sugli anni precedenti falsati dalla pandemia, che hanno determinato mancate coperture. Non abbiamo dimenticato il bonus ricambio dedicato all’acquisto di auto usate, nato dalla necessità di svecchiare il parco, che in prospettiva di cambiamento deve passare il più rapidamente da Euro 0 e 1 a Euro 5 e 6”.
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