Nello scorso mese di agosto le vendite in Italia di auto ricaricabili «alla spina», ovvero veicoli totalmente elettrici e veicoli ibridi plug-in, non sono arrivate a 5000 unità. A certificarlo è Motus-E, l’associazione italiana nata per accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica e di cui fanno parte operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione.
A fronte delle 6.476 vendute ad agosto dell’anno scorso, l’ultimo aggiornamento delle immatricolazioni segna un brusco stop del 23,39%, con un totale venduto ad agosto 2022 pari a 4.961 unità.
A dispetto di un totale immatricolazioni che proprio ad agosto è tornato con segno positivo dopo molti mesi (+9,9%), sul crollo delle vendite dei veicoli elettrici e sulle scelte d’acquisto degli italiani pesano sicuramente l’incertezza economica dovuta alle tensioni politiche degli ultimi mesi, l’aggiornamento delle infrastrutture – ancora in ritardo – e i prezzi di listino che – nonostante i bonus garantiti dal Governo – rimangono elevati.
Con una quota di mercato complessiva che risulta ancora inferiore al 7%, le auto 100% elettriche registrano un calo delle vendite pari al 29,69% con un totale di 2.278 unità immatricolate, mentre le ibride plug-in fermano le perdite a -17,09% con 2.683 unità immatricolate nel mese.
«L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa: Germania, Francia e Belgio fanno registrare aumenti percentuali a due cifre. Negli altri Paesi europei hanno ben chiara la direzione seguire e la programmazione delle politiche di supporto per sostenere il mercato nonostante le contingenze geopolitiche comuni a tutti gli Stati europei» segnalano da Motus-E.
Il problema degli incentivi
Il calo delle immatricolazioni è comunque il risultato di molteplici fattori. Lo scorso mese di luglio è stato il primo in cui non sono state registrate immatricolazioni relative alle auto incentivate con Ecobonus 2021 cui va aggiunto l’effetto della mancanza di prodotto, drammaticamente legato alla crisi delle materie prime. Non ha poi giovato l’inadeguatezza del sistema di incentivi con la limitazione al canale privato e il limite di prezzo, che incide in maniera importante sulla domanda di veicoli generalmente più costosi rispetto agli omologhi endotermici.
Guardando ai modelli più venduti nel nostro paese la Fiat Nuova 500 è in testa alla classifica con 4.717 unità, seguita dalla Smart Fortwo con 2.850 esemplari e dalla «low cost» Dacia Spring, 2.118 immatricolazioni. Al quarto posto – unica vettura «premium» in lista – la Tesla Model Y con 1.780 auto, quinta la Renault Twingo (1.422 unità).
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