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Fondi per l’Appennino Pronto un bando del Gal – il Resto del Carlino


Alessandro Scala, segretario della Coldiretti di Imola
Alessandro Scala, segretario della Coldiretti di Imola

La pubblicazione di un bando del Gal dell’Appennino bolognese per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti di ammodernamento delle imprese agricole di montagna ha fatto rapidamente il giro dei comuni del circondario imolese. In particolare quelli della vallata, dove gli agricoltori potranno presentare domanda, entro la…

La pubblicazione di un bando del Gal dell’Appennino bolognese per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti di ammodernamento delle imprese agricole di montagna ha fatto rapidamente il giro dei comuni del circondario imolese. In particolare quelli della vallata, dove gli agricoltori potranno presentare domanda, entro la prima settimana di luglio, per ottenere un contributo a fondo perduto. La spesa massima ammissibile è di 100mila euro con il sostegno pari al 45% degli investimenti finalizzati all’ammodernamento della conduzione agricola e del 35% per quelli finalizzati alle lavorazioni post raccolta, alla trasformazione della materia prima aziendale e alla commercializzazione dei prodotti trasformati. Ammessi tutti i comparti agricoli ma con una serie di mirati interventi. Dalla costruzione o ristrutturazione di immobili produttivi ai miglioramenti fondiari, l’acquisto di macchinari e attrezzature, strumentazioni per lavorare e trasformare lla materia prima, poi vendita diretta delle produzioni aziendali, realizzazione di impianti o invasi ad uso irriguo e l’acquisto di programmi informatici e licenze. Alessandro Scala, vice direttore di Coldiretti Bologna e segretario della Coldiretti Imola, sottolinea che “il bando rimarca l’efficacia dell’attività del Gal. In questi ultimi anni sono state pari a 1.125.000 mila euro le risorse destinate ai comuni di montagna del circondario. Di queste, ben 957mila euro sono stati assegnati alle aziende agricole attraverso le 17 domande finanziate”. Ora le risorse possono andare anche ad imprese extra agricole, artigiani e commercianti con attività nelle stesse aree montane. “Occorre lavorare in sinergia con i colleghi delle associazioni non agricole e con le istituzioni del territorio”, concluce Scala.

m. g.

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